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Philip Roth 1933 - 2018
«La fine è così immensa che è poesia in sé. Non c’è bisogno di molta retorica. Basta affermarla con semplicità».
Philip Roth ha vinto il Premio Pulitzer nel 1997 per Pastorale americana. Nel 1998 ha ricevuto la National Medal of Arts alla Casa Bianca, e nel 2002 il piú alto riconoscimento dell'American Academy of Arts and Letters, la Gold Medal per la narrativa. Ha vinto due volte il National Book Award e il National Book Critics Circle Award, e tre volte il PEN/Faulkner Award. Nel 2005 Il complotto contro l'America ha ricevuto il premio della Society of American Historians per «il miglior romanzo storico di tematica americana nel periodo 2003-2004». Recentemente Roth ha ricevuto i due piú prestigiosi PEN Award: nel 2006 il PEN/Nabokov Award e nel 2007 il PEN/Saul Bellow Award for Achievement in American Fiction.
Roth è stato l'unico scrittore americano la cui opera sia stata pubblicata in forma completa e definitiva dalla Library of America mentre era in vita.
Nel 2011 ha ricevuto la National Humanities Medal alla Casa Bianca, ed è poi stato dichiarato vincitore della quarta edizione del Man Booker International Prize.
Tutte le opere di Philip Roth sono presenti nel catalogo Einaudi: Pastorale americana (1998), Operazione Shylock (1998), Il teatro di Sabbath (1999), Ho sposato un comunista (2000), Lamento di Portnoy (2000),La macchia umana (2001), L'animale morente (2002), Lo scrittore fantasma (2002), Chiacchiere di bottega (2004), Zuckerman scatenato (2004), Il complotto contro l'America (2005), Il seno (2005), L'inganno (2006), La lezione di anatomia (2006), L'orgia di Praga (2006), Everyman (2007), Patrimonio(2007), Il fantasma esce di scena (2008), Il professore di desiderio (2009), Indignazione (2009), L'umiliazione (2010), La controvita (2010), Nemesi (2011), «Ho sempre voluto che ammiraste il mio digiuno» ovvero, guardando Kafka (2011), La mia vita di uomo (2011), Goodbye, Columbus (2012),Quando lei era buona (2012), I fatti (2013), La nostra gang (2014), Il Grande Romanzo Americano (2014) e Lasciar andare (2016).
Nei prossimi mesi uscirà nelle Frontiere Einaudi l'edizione definitiva dei suoi saggi con il titolo Perché scrivere? Saggi 1960-2013, nella traduzione di Norman Gobetti.
Una raccolta di interventi che dialogano incessantemente con l'opera narrativa di Roth e al tempo stesso ci rivelano le sue tante passioni e l'acutezza del suo sguardo sul presente.
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