Giulio Einaudi editore

Da questa mattina Enrico Ganni non c’è più. Tante cose se ne volano via con Enrico, tante cose che facevano la differenza: la cortesia di umanità opposta a quella di convenzione, la discrezione che si prende cura del prossimo opposta a quella che se ne disinteressa completamente, l’ironia che salva opposta a quella che ferisce. Abbiamo vissuto e lavorato a lungo insieme, abbiamo addirittura convissuto nei primi tempi einaudiani, e guardato fiorire gli amori… Enrico faceva parte di quelle rare persone che solo con la loro presenza sono capaci di trasmettere più equilibrio al gruppo in cui lavorano e conversano. In Einaudi si è occupato di progetti cruciali: le Opere complete di Walter Benjamin, le Conversazioni con Goethe di Eckermann, Dalla mia vita, ancora del «suo» Goethe, di cui ha curato anche le poesie per un Meridiano Mondadori, l’opera uscita in Einaudi di Hans Magnus Enzensberger e altro ancora… due folgoranti traduzioni di Kafka: La metamorfosi e Lettera al padre. Questo resterà di lui a tutti, voglio dire anche a chi sta oltre la cerchia dei colleghi, degli amici e della famiglia. Angela e Tommaso sono stati davvero fortunati ad averlo avuto con loro per tutti questi giorni e per tutti quei viaggi di cui abbiamo sempre parlato davvero troppo poco.

Ernesto Franco

Christian Frascella

Torna nelle librerie l’amato investigatore Contrera, con il solito talento autodistruttivo e una vita privata incasinatissima: l’ex moglie rimasta incinta dopo un’ultima notte di passione, la nuova travolgente compagna ancora all’oscuro di tutto e la figlia adolescente che galoppa su una strada non proprio raccomandabile…

Una sera di novembre due uomini vengono freddati in un locale del quartiere torinese Barriera di Milano, «Barriera è parte di me, un posto in perenne fermento» (Christian Frascella, «Corriere della Sera ed. Torino»), e guarda caso Contrera si trova sul luogo del delitto.

Nell’arco di ventiquattro ore, il protagonista deve districarsi, con la sua solita indolenza, fra ronde, forze dell’ordine e un quartiere multietnico complesso e dall’equilibro molto fragile.

Carlo Lucarelli, nella bellissima recensione a «la lettura - Corriere della Sera», spiega ai lettori chi è Contrera: «Quando ho incontrato per la prima volta l'investigatore privato protagonista – per adesso – di tre romanzi di Christian Frascella, ho subito pensato a Philip Marlowe di Raymond Chandler, e non solo per questa cosa dell'investigatore privato. Contrera è un uomo che cerca. E non soltanto chi ha ammazzato chi – non svelo niente, per natura di giallista – che in questo bellissimo L'assassino ci vede benissimo arriva un po' più avanti, al punto giusto, dopo una serie di eventi incalzanti che all'inizio sembrano muoversi solo all'interno della sfera esistenziale del personaggio, ma non è vero, e che ti prendono di capitolo in capitolo fino a quel noirissimo punto giusto. Contrera cerca qualcosa che neanche lui sa cos'è, sé stesso, il senso della vita, l'equilibrio delle cose, la giustizia del mondo, o magari no, solo un po' di pace, sé stesso, appunto, chissà, e in questa ricerca inquieta e anche un po' disperata finisce sempre e inevitabilmente per farsi male o ferire le persone che ama, che alla fine è lo stesso».

Contrera ci parla e si parla, e lo fa con un umorismo, un sarcasmo e un'ironia, spesso diretta su - ma soprattutto contro - sé stesso, e questo risulta un antidoto, non un vaccino, alle botte che prende nel corpo e nell'anima. Carlo Lucarelli, «la Lettura - Corriere della Sera»

Questo terzo capitolo della serie è una miscela esplosiva di humour, ritmo e intelligenza investigativa. «Va detto, lui non resiste a una battuta nemmeno con un coltello puntato alla gola, motivo per cui si ride parecchio, eppure questa volta la nebbia sembra fittissima. Lui però promette: “Io sono Contrera. Compagno del cavolo, padre di merda, fratello approfittatore, cognato insopportabile, figlio degenere, ma investigatore coi controcazzi. Mettiamo le cose in chiaro”» (Eleonora Barbieri, «il Giornale»).

Cristina Cassar Scalia

Nel parcheggio dell'aeroporto di Catania è stato trovato un cadavere, un uomo ucciso con un'arma da fuoco. È uno straniero, si chiama Esteban Torres ed è nato a L'Avana nel 1942. Le prime indagini rivelano che aveva una doppia cittadinanza, americana e italiana, risiedeva in Svizzera ed era sposato con Luisa Visconti. A occuparsene è il vice questore aggiunto Giovanna Guarrasi, appena tornata da Palermo e dalla caccia ai propri fantasmi, insieme alla sua squadra.

«Vanina è una donna intelligente, diretta, capace di confrontarsi con un universo rude, brutale e talvolta maschilista grazie a un'innata autorevolezza e a un infallibile intuito» (Alessia Gazzola, «Tuttolibri – La Stampa»).

Nella macchina in cui è stato rinvenuto il cadavere è stata ritrovata solo una valigia con gli indumenti in disordine; niente cellulare, computer o documenti. Il signor Torres era proprietario di vari appartamenti, andava a Catania di tanto in tanto, si fermava tre giorni in hotel dove incontrava sempre una misteriosa signora. Aveva una casa nella Salita dei Saponari.

L'idea di far trovare un cadavere all'aeroporto di Catania mi intrigava, me l'ero messa da parte da tempo. L'altra suggestione da cui sono partita è che mi piaceva una figura internazionale. Cristina Cassar Scalia intervistata da Maria Grazia Ligato, «Io Donna»

Il caso si presenta subito difficile, rognoso, di quelli che piacciono a Vanina, oscuro come il fumo nero dell'Etna. L’indagine sembra non portare a nulla... finché a Taormina, dentro un pozzo nel giardino di un albergo, si scopre il cadavere di Roberta Geraci, detta «Bubi». Torres e Bubi si conoscevano. Molto bene.

«Le due morti sono collegate? Quali erano gli interessi di Esteban a Catania? Quali segreti nascondeva? E soprattutto, perché possedeva una casa nella ridente Trecastagni, al numero 183 della Salita dei Saponari? A tutti questi quesiti troverà risposta la nostra Vanina, accompagnata dalla sua solita ciurma ben assortita di sottoposti – il clima caldo e divertito della Squadra è certamente uno dei punti di forza di questa serie» (Alessia Gazzola, «Tuttolibri – La Stampa»).

Cristina Cassar Scalia è abile «a portare avanti la spina dorsale della storia di Vanina, dosando di libro in libro i dettagli della sua vita privata, intima, scaldando il lettore al punto da volerne sapere di più. Ed è abile anche a giocare con il canone, apparentemente scardinandolo, ma in realtà ribaltandolo di 180°» (Eleonora Lombardo, «la Repubblica, Palermo»).

Alessandra Viola

Le piante hanno diritti? Un argomento poco dibattuto e di cui, spesso, si parla con scetticismo. Eppure, come ricorda la scrittrice e giornalista Alessandra Viola, «le piante sono gli esseri viventi più numerosi sul pianeta Terra, costituiscono circa il 96% di tutto ciò che è vivo. Sono esseri viventi straordinari che hanno tantissime cose in comune a livello cellulare con gli animali perché si sono evolute lungo la stessa linea fino a circa 500 milioni di anni fa, quando hanno fatto una scelta sostanzialmente diversa: gli animali hanno iniziato a muoversi, le piante sono rimaste ferme, scegliendo la stanzialità».

Alessandra Viola è già nota ai lettori per il precedente Verde brillante, bestseller tradotto in più lingue e scritto insieme a Stefano Mancuso. Sul libro Michael Pollan ha scritto:

Perciò, mettete da parte il vostro abituale antropocentrismo per un paio d'ore ed entrate in quest'altro più ricco e sbalorditivo mondo. Non ve ne pentierete e quando ne uscirete non sarete più quelli di prima Cristina Cassar Scalia intervistata da Maria Grazia Ligato, «Io Donna»

Con Flower Power l’autrice rivendica i diritti del mondo vegetale che oggi sembrano essere snobbati o, peggio, del tutto ignorati. La nostra stessa sopravvivenza dipende da migliaia di specie sull’orlo dell’estinzione: il popolo delle piante. Firmare una pace con l’ambiente è ormai indispensabile per risolvere problemi globali come fame, migrazioni di massa, desertificazione, inquinamento e cambiamenti climatici.

La grande indifferenza nei riguardi delle piante necessita «uno sguardo compensatorio, capace di intenderle non più come “risorse”, magari brevettabili, ma come esseri viventi e senzienti, soggetti di vita e di diritto. Indagando le rivendicazioni in atto di un auspicabile Flower Power, Alessandra Viola arriva a immaginare, sul modello di analoghi testi strutturati, una Dichiarazione dei diritti delle piante. A cavallo tra i molti interrogativi che questa prospettiva solleva e ricostruendo la vicenda che dalle normative ispirate alle prime teorie ambientali si orienta poi, con la Giurisprudenza della Terra, al riconoscimento di diritti primari, pertinenti a ogni essere vivente per il semplice fatto di esistere» (Andrea Di Salvo, «il manifesto»).

Per una consapevolezza maggiore sul mondo vegetale per Viola bisogna smettere di considerare questi esseri viventi come delle materie prime, ma si deve iniziare a riconoscerne la meraviglia, la vita e l’intelligenza…

«Alcuni uomini e donne hanno sempre sentito, se non proprio saputo, che gli alberi e le piante sono esseri viventi e hanno un valore in sé, oltre che un valore strumentale per noi, che dunque hanno il diritto di proseguire la loro vita indisturbati (a maggior ragione quando questa e già lunga centinaia di anni) e che questo diritto va difeso. A qualunque costo» (Flower Power, pag. 10).

Per la prima volta nella storia del Premio Stega, i libri finalisti sono sei. Tra loro, due sono pubblicati da Einaudi: La misura del tempo di Gianrico Carofiglio, uscito a novembre del 2019 per Stile Libero, e Almarina di Valeria Parrella, uscito ad aprile 2019 nei Supercoralli.

Il vincitore della LXXIV edizione del Premio Strega sarà proclamato il 2 luglio durante la tradizionale cerimonia al Ninfeo di Villa Giulia Roma.

Ecco tutti i finalisti:

Jonathan Bazzi, Febbre (Fandango Libri)
Gianrico Carofiglio, La misura del tempo (Einaudi)
Gian Arturo Ferrari, Ragazzo italiano (Feltrinelli)
Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza (Mondadori)
Valeria Parrella, Almarina (Einaudi)
Sandro Veronesi, Il colibrì (La nave di Teseo)

  • Gianrico Carofiglio

    La misura del tempo

    Un romanzo magistrale. Una scrittura inesorabile e piena di compassione, in equilibrio fra il racconto giudiziario - distillato purissimo della vicenda umana - e le note dolenti del tempo che trascorre e si consuma.

    «Guerrieri è un personaggio meraviglioso».
    «The Times»
    pp. 288
    € 13,50
  • Valeria Parrella

    Almarina

    «Tutto ciò che scegliamo si rivelerà sbagliato se saremo tristi, e giusto se saremo felici».
    pp. 136
    € 17,00
Francesco Piccolo

Momenti trascurabili vol. 3 è un libro di emozioni, di riflessioni che fanno sorridere e commuovere il lettore, di dettagli che hanno il sapore dell'universalità. Come sempre, ognuno potrà ritrovarvi un momento della sua vita: «Pensando a Francesco Piccolo che scrive queste pagine mi viene in mente Philippe Petit, il funambolo che nel ’74 compì il tragitto tra le Torri Gemelle camminando su un filo sospeso a 400 metri d’altezza. I due opposti tra cui Piccolo si muove sono divertimento e commozione, felicità e tristezza, gioia e dolore. Si muove camminando su questo filo sottilissimo e non cade. Chiudi il libro e vorresti chiedergli: non è che per caso vorresti metterti sul filo un’altra volta?» (Antonella Lattanzi, «Corriere della Sera»).

Scorrendo le pagine si avvertono il sorriso dell'autore e le domande sul presente e sul futuro: «I Momenti parlano di piccole cose ma anche di morte, invecchiamento, amore, amicizia, tradimento. Mi sembra possano dare conforto, soprattutto in questi giorni in cui la vita ci è apparsa più precaria» (Francesco Piccolo intervistato da Raffaella De Santis, «la Repubblica»).

Nelle nostre giornate coesistono il presente, il futuro e il desiderio di felicità; come prepararsi al tempo che verrà? È meglio cogliere l'attimo o la saggezza risiede nell'investimento ragionato? E come affrontare la notizia di una cartomante cubana che annuncia a tua moglie: «C’è una cosa molto grossa che sta per arrivare nella tua vita quest’anno. Avrai un nuovo amore, un uomo nuovo»?

«Definizione corta: i Momenti sono appunti collettivi. Racconti minimi. È l’idem sentire, per quella pagina ci sei passato anche prima di leggerla. Eccoli, i Momenti di Piccolo. La collezione dei migliori e peggiori quarti d’ora di chiunque, scritti meglio di chiunque» (Ester Viola, «Tuttolibri - La Stampa»).

Rispetto a Momenti di trascurabile felicità e a Momenti di trascurabile infelicità «l’impressione è che lo scrittore casertano abbia in questo modo messo a fuoco l’obiettivo: raccontare semplicemente la vita […] Francesco Piccolo non trascura niente. Ha uno sguardo attento e preciso, scrittore e sceneggiatore, è quasi entomologo della realtà e nulla gli si mostra irrilevante» (Generoso Picone, «Il Mattino»).

«C'è anche un sapore profetico, nel modo in cui analizza i sentimenti, le distanze interpersonali, la convivenza con la donna della vita, le discussioni di coppia. Non male per un volume pronto per le stampe prima del lockdown, e che si apre su un tema decisamente attuale: il futuro esiste o viviamo in un eterno presente? E se esiste, come sarà?» (Francesca Bussi, «Elle»).

Patrizia Cavalli finalista al Premio Campiello 2020

Lunedì 1° giugno, in diretta su Rai 5, il presidente della Giuria dei Letterati Paolo Mieli ha annunciato la cinquina finalista del Premio Campiello 2020. A guidare la classifica è Con passi giapponesi di Patrizia Cavalli, uscito il 14 maggio 2019 nei Supercoralli.

«La cinquina che abbiamo votato rappresenterà sicuramente il cuore di un'edizione che non dimenticheremo mai, un Campiello unico, nella speranza che possa rappresentare l'inizio di una ripresa culturale del nostro Paese che così tanto ha sofferto negli ultimi mesi […] Patrizia Cavalli è forse la più importante poetessa italiana, che questa volta si è cimentata con brani di letteratura, a metà fra letteratura e poesia, un insieme di parole, di immagini, di stati d'animo. Sono davvero contento che questa donna sia entrata nella cinquina» (Paolo Mieli).

Il vincitore della 58esima edizione del Premio Campiello sarà proclamato in autunno a Venezia, ecco i finalisti:

Patrizia CavalliCon passi giapponesi (Einaudi)
Sandro Frizziero, Sommersione (Fazi Editore)
Francesco GucciniTralummescuro. Ballata per un paese al tramonto (Scrittori Giunti)
Remo Rapino
Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (minimum fax)
Ade Zeno, L’incanto del pesce luna (Bollati Boringhieri).

Stephen Markley

Quattro ex compagni di liceo si ritrovano per caso a New Canaan, la città che hanno lasciato da tempo, un posto dimenticato da Dio. Raccontando ciascuno un pezzo di verità, i giovani scopriranno prima dell’alba il segreto che ha segnato le loro vite.

Ohio è il primo romanzo di Stephen Markely e, seppur al suo debutto, il lavoro dello scrittore ha ricevuto una straordinaria accoglienza a livello internazionale:

«Un romanzo epico che racconta con rispetto e compassione vite danneggiate e ostacolate. Perché è proprio dalla dimensione umana che dobbiamo partire per comprendere il mondo in cui viviamo».
«New York Times Book Review»

«Meraviglioso e struggente, pagina dopo pagina».
«Chicago Review of Books»

«Uno di quei libri che nessuno più osa scrivere. Questo è un grande romanzo americano»
«The Millions»

Allo stesso tempo lamento e lettera d’amore, Ohio ci ricorda la messe di storie nascoste nelle piccole città. «Wall Street Journal»

Grazie alle storie di Bill, Stacey, Dan e Tina l’autore offre al lettore un affresco sociale forte e profondo, affrontando temi come l’attivismo politico, l’alcolismo, l’omosessualità, la violenza sessuale e la guerra. E nella notte in cui le traiettorie dei quattro giovani protagonisti si incrociano di nuovo, passato e presente, i giorni del liceo carichi di promesse e le disillusioni dell’età adulta, fanno contatto ed esplodono.

«Quando si legge Ohio si muore dalla voglia di tornare là dentro, a sporcarsi le mani con quello schifo di cittadina, mentre quando lo si finisce, è con un senso d’angoscia per la cattiveria degli uomini capace di riverberare per giorni» (Vanni Santoni, «la Lettura – Corriere della Sera»)

Anche Giovanni Francesio, responsabile della narrativa italiana Mondadori, ha accolto con parole calorose l’arrivo di Ohio nelle librerie:

«Questo è uno degli ultimi romanzi che ho cercato di acquisire, quando ancora mi occupavo indegnamente di Narrativa straniera in Frassinelli. […] Dispiace sempre, quando perdi un libro che vorresti pubblicare, ma in questo caso mi era spiaciuto molto più del solito, perché è davvero un grande, grandissimo romanzo. Adesso il tempo ha lenito la ferita, e sono solo contento che il romanzo esca finalmente in Italia, sono contento che lo pubblichi Stile Libero, e non vedo l'ora di rileggerlo tradotto»

Caroline Criado Perez

Invisibili di Caroline Criado Perez è un libro rivoluzionario, estremamente rivelatorio. Vi farà vedere il mondo con altri occhi. In una società costruita a immagine e somiglianza degli uomini, metà della popolazione, quella femminile, viene sistematicamente ignorata: «Sono più di 470 pagine, fitte di prove anche apparentemente irrilevanti, una galleria di piccoli atti di sessismo che dimostrano come la società sia ancora dominata dagli uomini» (Raffaella De Santis, «la Repubblica»).

Il lavoro della scrittrice dà vita a un’indagine senza precedenti che ci mostra come il vuoto di dati di genere, il gender data gap, abbia creato un pregiudizio pervasivo e latente che ha un riverbero profondo, a volte perfino fatale, sulla vita delle donne. La disuguaglianza di genere «è ovunque da secoli, nei film, in tv nelle opere d’arte. È il sistema che è stato tramandato, la mentalità che si è affermata e il più delle volte ci siamo talmente immersi dentro da non rendercene conto» (Caroline Criado Perez intervistata da Raffaella De Santis, «la Repubblica»).

Invisibili è stato acclamato a livello internazionale: il Guardian lo ha definito «un’opera magistrale», il New York Times «la Bibbia dei nostri tempi»; per il Financial Times è «un libro che tutti i maschi dovrebbero leggere». Recentemente è stato consigliato anche da Chimamanda Ngozi Adichie:

The New York Times

Nell’intervista rilasciata a Raffaella De Santis su Repubblica, Criado Perez ha dichiarato di aver scritto il libro «per fotografare una situazione. I cambiamenti purtroppo hanno bisogno di decadi. Già nell’infanzia si formano i primi pregiudizi. Ho due nipoti, uno di due, l’altro di quattro anni, e spesso guardo la tv con loro. È pazzesco quanto sessismo ci sia anche nei prodotti pensati per l’infanzia».

Anche ai tempi del Coronavirus l’autrice ha fatto sentire la sua voce, alimentando un'importante e necessaria discussione sul web in merito ai dispositivi di sicurezza in ambito sanitario; essi sono progettati su corpi maschili, nonostante sia un settore a stragrande maggioranza femminile (nel Regno Unito il 77% del personale sanitario è donna e raggiunge l'89% in quello infermieristico).

«Il problema riguarda le mascherine ma anche i guanti, che spesso sono troppo grossi: immaginate di compiere un'operazione delicata come l'intubazione indossando guanti che non aderiscono perfettamente alla vostra mano!»

La prima lezione della quarantena «è che seppure le donne muoiono in apparenza di meno lavorano molto di più. E allora, anche se non siamo più trasparenti come un tempo, Invisibili fa giustizia di una distrazione che sembra casuale ma forse non lo è» (Francesca Paci, «Tuttolibri – La Stampa»).

Gli incontri e le presentazioni online

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Ecco alcuni dei tantissimi appuntamenti online che vedranno protagonisti i libri einaudiani nel corso del mese.

Il calendario è in continuo aggiornamento. Qui la pagina Facebook con tutti gli incontri.

Mercoledì 1 luglio ore 18.00 • Matteo Bussola presenterà L'invenzione di noi due in diretta sulla pagina Facebook della Libreria Ubik-Como;

Giovedì 2 luglio ore 17.30 • Christian Frascella, in occasione dell'uscita di L'assassino ci vede benissimo. La lunga notte di Contrera, incontrerà amici e lettori via web presso la Libreria Il Ponte sulla Dora di Torino. Saranno disponibili copie autografate per il pubblico in libreria;

Lunedì 6 luglio ore 18.30 • Cristina Cassar Scalia presneterà La Salita dei Saponari in  diretta sulla pagina Facebook della Libreria Nuova Europa I Granai. Con l'autrice ci sarà Roberto Ippolito;

Lunedì 6 luglio ore 18.00 • Diego De Silva presenterà I valori che contano in diretta sulla pagina Facebook di Scrittori a domicilio. Con l'autore ci sarà Valentina Berengo;

Mercoledì 8 luglio ore 18.00 • Sara Loffredi presenterà Fronte di scavo in diretta sulla pagina Facebook della Brivio Libreria;

Mercoledì 8 luglio ore 18.30 • Federico Rampini presenterà Oriente e Occidente in diretta sulla pagina Facebook di Ubik Librerie;

Sabato 11 luglio ore 16.00 • Corrado Augias presenterà Breviario per un confuso presente in diretta sulla pagina Facebook della Libreria Nuova Europa I Granai;

Lunedì 13 luglio ore 18.30 • Matteo Bussola presenterà L'invenzione di noi due in diretta sulla pagina Facebook della Libreria Ubik Vico Equense;

Mercoledì 15 luglio ore 18.30 • Cristina Cassar Scalia presenterà La Salita dei Saponari in diretta sulla pagina Facebook di Noir In Villa PRESENTAZIONI AUTORI;

Mercoledì 15 luglio ore 18.30 • Giancarlo De Cataldo presenterà Io sono il castigo in diretta sulla pagina della Libreria Nuova Europa I Granai. Con l'autore ci sarà Roberto Ippolito;

Giovedì 16 luglio ore 18.00 • Alice Cappagli presenterà Ricordati di Bach in diretta sulla pagina Facebook della Libreria Fontana;

Martedì 21 luglio ore 19.00 • Tiziano Scarpa presenterà La penultima magia in diretta sulle pagine Facebook della Nuova Libreria Rinascita e GoodBook.it;

Mercoledì 22 luglio 18.30 • Matteo Bussola presenterà L'invenzione di noi due in diretta sulla pagina Facebook della Libreria Ubik Treviglio.