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Underground
«Provate a immaginare. È il 20 marzo del 1995, un lunedí.
Una bella mattina di sole primaverile. [...] Ieri era domenica,
e domani - l'equinozio - sarà un giorno festivo. Magari
potevate fare il ponte, forse avete anche pensato: "E se oggi
non andassi al lavoro?" Purtroppo però, per molte ragioni,
non potete concedervi questa vacanza. Per questo vi siete
svegliati all'ora solita, vi siete lavati, vestiti, e siete andati
alla stazione della metropolitana. Poi come sempre avete fatto
la fila per salire su uno dei treni e andare in ufficio.
Una mattina come tutte le altre, senza nulla di speciale.
Un giorno come tanti della vostra vita.
Ma degli uomini dissimulati tra la folla, con la punta
degli ombrelli appositamente affilata, perforano delle sacche
di plastica piene di uno strano liquido».
Il libro
L’attentato del 1995 alla metropolitana di Tokyo – nel quale alcuni adepti del culto religioso Aum diffusero nei treni un potentissimo veleno, il sarin, causando dodici morti e migliaia di intossicati – ha scosso violentemente la coscienza collettiva dei giapponesi, prefigurando le nostre attuali paure. Attraverso una serie di interviste, sia agli affiliati della setta che ai superstiti, Murakami cerca di chiarire i motivi di un gesto cosí assurdo, e di comprendere che cosa possano aver provato e provino ancor oggi le vittime di quella tragedia: gente comune, che ha vissuto un incubo impossibile da dimenticare.