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Tra storici ed economisti
Il libro
Questa raccolta di saggi non è una galleria di ritratti. Attraverso i profili di tredici personaggi, Ruggiero Romano ha cercato di presentare un insieme di problemi. Il grande dibattito su sviluppo e sottosviluppo viene qui visto attraverso le figure di Paul Bairoch, Celso Furtado, Alexander Gerschenkron; la ricostruzione critica di quell’enorme dimensione del nostro passato storico che è l’agricoltura viene rivisitata attraverso le opere di Wilhelm Abel e di B. H. Slicher van Bath. Bairoch, Futtado e Gerschenkron non sono solo degli storici ma anche, – in primo luogo – degli economisti ed all’insegna dell’economia si ritrovano con Abel e Slicher van Bath e, soprattutto, con Luigi Einaudi. Luigi Einaudi – figura centrale – è il simbolo piú netto dell’apertura tra economia e storia. Quest’ultima è qui presente con Femand Braudel, Lucien Febvre, Witold Kula, Rodolfo Morandi. Ma la storia non è appannaggio esclusivo dei soli cultori del mestiere di storico ed un grande letterato come Raymond Queneau viene presentato nel suo frugare nelle pieghe piú profonde della storia. Infine, le aperture della storiografia piú nuova (ma veramente nuova) verso nuove frontiere – quelle dell’antropologia – vengono mostrate attraverso gli esempi di Alfred Metraux e di John Murra. Il libro garantirà cosí un singolare viaggio tra le opere piú significative della cultura storico-economica del nostro tempo.