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Settecento riformatore
L'opera di Venturi è il risultato di un lavoro ventennale di ricerca e costituisce una sintesi preziosa e un mirabile affresco del Settecento italiano, colto e analizzato in tutti i suoi multiformi aspetti. Dalle ombre del passato all'economia politica dell'età dei lumi: questo il filo rosso di un'epoca che viene qui rievocata nei suoi uomini e nei suoi problemi, e di cui viene pazientemente rintracciato il significato storico.
Il libro
Settecento riformatore, volume inaugurale dell’omonimo grande affresco dedicato da Franco Venturi al XVIII secolo, ha rappresentato un fondamentale punto di svolta della moderna storiografia. Grazie ad esso lo studio del Settecento italiano, in aperto spirito di rottura rispetto alle tradizionali interpretazioni degli storici della letteratura e della filosofia, diventava studio della politica, intesa come volontà di trasformazione della società in tutte le sue espressioni. Il Settecento che ci viene trasmesso da Venturi non è piú, soltanto, il secolo di Goldoni, di Parini e di Alfieri, ma quello di Verri, di Beccaria e di Genovesi, di Galiani, di Filangieri e di tante altre figure tutte ugualmente partecipi di una complessa volontà di cambiamento. Tra riforma e utopia, tra i limiti della realizzazione pratica e il desiderio che alimenta l’azione, furono proprio questi sforzi a inserire l’ltalia nell’età dei Lumi. Questo primo volume di Settecento riformatore, oltre a essere un contributo scientifico al quale il tempo non ha tolto nulla del suo valore e attualità, costituisce un momento imprescindibile nell’ambito della riflessione storiografica sul significato complessivo dell’opera di Venturi e sul suo ruolo di storico e di intellettuale nella cultura italiana dagli anni trenta a oggi.