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L’invenzione delle notizie
In che modi e con quali strumenti la gente veniva informata di ciò che accadeva nel mondo prima della diffusione della stampa? E quali reti consentivano di comunicare a distanza notizie e idee? Questo libro ricostruisce, in un arco di tempo che va dal Medioevo all'età moderna, un'avventurosa vicenda che ha per protagonisti lettere tra mercanti, libelli, ballate, sermoni, editti, dispacci, chiacchiere da taverna, fino all'avvento di periodici e quotidiani.
Il libro
Ben prima dell’invenzione della stampa o della possibilità di leggere un quotidiano, la gente desiderava essere informata. Nell’era preindustriale le notizie venivano raccolte e diffuse attraverso le conversazioni e il gossip, le cerimonie civili e religiose, le prediche e gli annunci degli araldi. Con la stampa arrivarono i libelli, gli editti, le ballate, le pubblicazioni periodiche e i primi fogli di notizie: l’informazione passava dal ristretto ambito locale alla platea mondiale. Questo libro innovativo ne segue l’evoluzione, delineando la storia delle notizie in dieci paesi nel corso di quattro secoli. Ci rivela l’inaspettata varietà di modi grazie ai quali l’informazione veniva trasmessa, al pari dell’impatto avuto dalla diffusione dei media sugli eventi del tempo e sulle vite di un pubblico sempre piú informato. Andrew Pettegree indaga su chi controllava le notizie e su chi le trasmetteva; sull’uso di esse come strumento di protesta politica e di riforma religiosa; su questioni di privacy e di stimolo dell’opinione pubblica; sulla continua ricerca di notizie fresche e di informatori affidabili; sul mutamento della percezione di sé delle persone affacciate a questa nuova finestra aperta sul mondo. Dalla fine del Settecento, conclude Pettegree, la trasmissione delle notizie divenne cosí efficiente e diffusa che i cittadini – ormai ragguagliati su guerre, rivoluzioni, crimini, disastri e scandali – si trovarono pronti per la prima volta a diventare protagonisti dei grandi eventi che li avrebbero coinvolti.