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Le donne di Ravensbrück
«Le deportate erano, nel migliore dei casi, estenuati animali da lavoro e, nel peggiore, effimeri "pezzi di immondizia". Ce lo confermano le pochissime a cui la forza, l'intelligenza e la fortuna hanno concesso di portare testimonianza».
Primo Levi
Il libro
A Ravensbrück, il campo di concentramento destinato ad accogliere una popolazione in prevalenza femminile, morirono circa novantaduemila donne. Lidia Beccaria Rolfi (che là fu deportata e sopravvisse) e Anna Maria Bruzzone hanno raccolto le testimonianze di alcune prigioniere che raccontano la loro esperienza di deportate, coperte di stracci, divorate dai pidocchi, sfinite dalla denutrizione, dalle botte, dai bestiali turni di lavoro. Un libro sull’orrore patito, ma anche sulle forze del cuore, dell’anima e della mente che le cinque prigioniere seppero opporre all’atroce realtà del Lager.