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Storia d’Italia. Le regioni XI: La Liguria
Il libro
Per ragioni che sono distesamente esposte e discusse nel saggio di apertura, questo volume appare come il frutto di una sfida non priva di elementi di azzardo. La natura dell’oggetto – una regione che presenta aspetti di inafferrabilità – e lo stato della storiografia hanno reso il tentativo forse piu arduo di altri omologhi. Spinti da queste difficoltà, abbiamo, come suol dirsi, cercato di fare «di necessità virtú»: mobilitando le energie disponibili senza riguardo per gli steccati disciplinari e la notevole varietà delle opzioni metodologiche, e volgendo nella misura del possibile in positivo quella «ambiguità», quella natura bifronte, esile e insieme capace di fitte relazioni col resto del mondo, che sembra essere una delle cifre simboliche della regione. Ne è nata un’opera che intreccia contributi di storici e di geografi, di storici della letteratura e dell’arte, di sociologi e economisti, e che non può senz’altro vantare particolari meriti di compattezza, benché non rinunci a trovare un filo d’Arianna nell’intricato labirinto entro il quale è costretta a muoversi. Che questo filo attinga a tratti al piano apparentemente piú sfuggente dell’ «immaginario» e non solo a quello – tradizionalmente considerato piú affidabile e rassicurante – della storia «materiale», è forse un segno dei tempi. Saranno naturalmente i lettori a giudicare quanto il tentativo sia riuscito, e quanto l’occasione offerta – di mettere a confronto segmenti di questa storia finora abbastanza separati – sia stata messa a buon frutto. A noi premeva soprattutto che tra le molte immagini, i molti volti e i molti percorsi della realtà regionale, almeno i piú rilevanti – ancorché «nascosti» – non andassero perduti o dimenticati. E che i complessi interrogativi sulla sua storia potessero in qualche modo interagire con quelli, oggi pressanti, sul suo incerto futuro.
Dalla Premessa di Antonio Gibelli e Paride Rugafiori