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Professionisti e gentiluomini
Da tempo nel nostro paese la riforma delle professioni è al centro di un acceso dibattito. Questo libro ci aiuta a comprendere un tema di cosí stringente attualità ripercorrendo la storia delle principali professioni liberali europee dalla caduta degli antichi regimi al 2006.
Il libro
L’analisi privilegia il campo legale e quello contabile, i medici e gli ingegneri: professioni di cui è sottolineato il ruolo «costituzionale» esercitato nella costruzione e nelle trasformazioni dell’Europa contemporanea. L’autrice prende in esame, oltre all’Italia, anche Gran Bretagna, Francia e Germania. Quest’approccio comparativo tra le singole professioni in differenti contesti nazionali permette di rilevare interessanti elementi di somiglianza e discontinuità, particolarmente visibili nel momento in cui si affronta la questione femminile. La storia delle professioni infatti è stata anche una storia di esclusione di genere, risoltasi oggi con la femminilizzazione della maggior parte delle professioni, anche di quelle che furono una roccaforte maschile inespugnabile. La chiave di lettura del volume sta nel concetto di mutamento professionale e nei fattori che lo hanno provocato: endogeni (motivi di status, ricerca di legittimazione), ma anche esogeni, che si concentrano nei momenti di crisi (rivoluzioni, guerre, regimi totalitari, emergenze economiche). Oggi è il mercato ad agire come elemento di trasformazione profonda, sia culturale che organizzativa, delle professioni, equiparate sempre piú, nella rappresentazione collettiva, a imprese. Il volume si chiude discutendo l’approccio apocalittico che proclama la fine del ruolo civile delle professioni e il loro allineamento su valori mercantili, mettendo a confronto le derive affaristiche con le storie di altruismo e volontariato che ancora sono presenti all’interno di questo settore.