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Le avventure di un capitano d’industria
L'Italia dei primi trent'anni del Novecento, un paese di capitani d'industria senza scrupoli, di dannunziani «venturieri senza ventura» tra guerra e pace. Le vicende che hanno avuto tra i protagonisti, visibili e invisibili, manager e uomini d'affari come il fondatore della siderurgia italiana Oscar Sinigaglia.
Il libro
L’Italia dei primi trent’anni del Novecento, un paese di capitani d’industria senza scrupoli, di dannunziani «venturieri senza ventura» tra guerra e pace, l’Italia del fascismo, di trame politiche e di straordinarie intuizioni e moderne istituzioni, dell’impresa di Fiume, di danzatrici ungheresi, dell’Iri e dello scontro tra due concezioni del capitalismo. Sono queste le quinte di vicende che hanno avuto tra i protagonisti, visibili e invisibili, manager e uomini d’affari; tra questi il fondatore della siderurgia italiana Oscar Sinigaglia. Lucio Villari racconta e interpreta, con una eccezionale documentazione inedita e in pagine di forte tensione narrativa, una storia insieme lontana e vicina. In questo saggio si sperimenta anche il metodo di una storia completa e viva di anni ruggenti ma attuali e «necessari» per una riflessione obiettiva sul nostro tempo presente. Forse Sinigaglia è un «pretesto» per parlare proprio di questo tempo. D’Annunzio, Orlando, Nitti, Mussolini, Turati, Agnelli, l’Ilva, l’Iri, la crisi del ’29, i progetti e i piani di un capitalismo «diverso»: sono i personaggi e i fatti di una ricerca storica quanto mai suggestiva. Ma possono essere anche i simboli di una borghesia italiana che non sempre è stata all’altezza dei problemi del capitalismo mondiale.