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La Resistenza in Italia
Rinunciando a ogni pretesa di esaustività, l'autore fornisce indizi e materiali di riflessione sui mutevoli destini della Resistenza dopo la Resistenza, per chiarire almeno alcune tappe del rapporto tormentato che l'interpretazione e la memoria del periodo '43-45 intrattengono con gli italiani delle generazioni successive.
Il libro
La trasformazione dell’indagine storica in sterile polemica da agitare nell’agone politico celebra i suoi piú facili trionfi proprio nei dibattiti sulla Resistenza. Tentare di sottrarsi a tutto ciò è l’aspirazione dell’autore, pur consapevole dei fatali limiti che la propria cultura, la propria esperienza e umanità oppongono a un’astratta obiettività. La prima parte della Resistenza in Italia offre una sintesi degli avvenimenti, tesa a ricostruire il costante intreccio di vincoli esterni e di progetti politici, di scelte etiche e di casualità, di problemi nazionali-internazionali e di localismi che costituisce l’humus della Resistenza, e che nella memoria e nel senso storico diffuso è stato via via scarnificato e schematizzato, o appiattito sul momento finale. La seconda parte del libro approfondisce criticamente i ritardi e le distorsioni con cui alcuni temi (in particolare la vicenda dei militari internati in Germania, la resistenza civile, le donne nella Resistenza, i Gap e le lacerazioni connesse alle pratiche di terrorismo urbano) si sono imposti all’attenzione degli storici.