Giulio Einaudi editore

Il massacro degli armeni

Un genocidio controverso
Copertina del libro Il massacro degli armeni di Guenter Lewy
Il massacro degli armeni
Un genocidio controverso
Mondadori Store Amazon IBS La Feltrinelli Librerie.Coop

Il primo genocidio del XX secolo, pianificato fin nei particolari, o uno scontro tra etnie esploso con la prima guerra mondiale? Se la tragedia degli armeni di Turchia continua a dividere la nostra coscienza di europei, spetta finalmente agli storici chiarirne le cause e lo svolgimento. Questo è il primo libro di storia a fare i conti con quella vicenda.

2006
Einaudi Storia
pp. XVI - 394
€ 25,00
ISBN 9788806178413
Traduzione di

Il libro

Nel 1915, in piena Guerra mondiale, il regime dei Giovani Turchi fece deportare la gran parte degli armeni di Turchia nelle lontane terre dell’Anatolia orientale. Quasi il quaranta per cento della popolazione armena morí nel corso di poche settimane, tra marce forzate, massacri e brutalità di ogni genere. Da allora gli armeni di ogni paese ricordano quel tragico avvenimento come il primo genocidio del XX secolo. Guenter Lewy, celebre storico del nazismo, ha ricostruito la vicenda attraverso un imponente lavoro su archivi riservati e sulle testimonianze dei sopravvissuti. Il risultato è il primo, vero lavoro di storia su una delle pagine piú discusse del Novecento. Che Lewy ricostruisce nei passaggi piú oscuri e controversi, evitando la polemica interpretativa e concentrandosi invece sul racconto di una tragedia collettiva che ancora oggi condiziona il nostro sguardo verso la Turchia.

«”Una polemica storica dai toni accesi pesa sulle relazioni fra Turchia e Armenia, accrescendo le tensioni in una regione instabile. Polemica che, inoltre, riaffiora periodicamente in altre parti del mondo, quando appartenenti alla diaspora armena sollecitano il riconoscimento del genocidio degli armeni da parte dei rispettivi parlamenti, e il governo turco minaccia ritorsioni. Il punto centrale di questo dibattito non è l’entità delle sofferenze degli armeni, quanto la premeditazione; ossia, se il regime dei Giovani Turchi, all’epoca della prima Guerra mondiale, abbia organizzato intenzionalmente i massacri. Alcune centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini furono sloggiati dalle loro case pressoché senza preavviso e, nel corso di un penoso cammino tra montagne e lande, un numero assai elevato di costoro morí di stenti e di malattie o fu ucciso. Per le vittime fa poca differenza morire in seguito all’attuazione d’un piano d’annientamento meticolosamente organizzato o a causa d’una reazione eccessiva, dettata dal panico, davanti a una minaccia o per qualsiasi altro motivo. Fa, invece, molta differenza dal punto di vista dell’attendibilità storiografica; per non parlare del futuro delle relazioni turco-armene».