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Famiglia Novecento
Un libro unico e coinvolgente. Un affresco delle grandi trasformazioni e dei conflitti della prima metà del Novecento attraverso gli occhi di famiglie contadine e operaie, cattoliche e comuniste, spagnole e turche. Perché le famiglie non sono semplicemente istituzioni passive, manipolate dal potere politico, ma sono a loro volta protagoniste del processo storico.
Il libro
Dall’unica donna nel governo rivoluzionario di Lenin, Aleksandra Kollontaj, alle denunce futuriste di Marinetti della famiglia come null’altro che una tenda beduina; dalla battaglia di Mustafa Kemal contro la famiglia tradizionale musulmana agli sfollati della guerra civile spagnola e alla famiglia «modello» nazista di Joseph Goebbels: un percorso comparativo di straordinaria forza che racconta le vite memorabili di donne e uomini di fronte ai terribili avvenimenti novecenteschi.
Questo libro stabilisce un collegamento costante tra la storia della famiglia e la piú ampia e drammatica storia della prima metà del Novecento. Finora nessuna storia del XX secolo aveva posto al centro della propria analisi la famiglia né aveva esaminato i momenti chiave della rivoluzione e della dittatura attraverso le lenti della vita familiare. Ginsborg attinge a un repertorio sterminato di fonti e letture per mettere insieme immagini e storie che fotografano le dinamiche familiari e il loro contesto sociale e politico. Coniugando storia sociale, narrazione biografica e storia della cultura, Ginsborg concentra la sua indagine comparativa su cinque paesi: la Russia, nel passaggio dall’Impero allo Stato sovietico; la Turchia, dall’Impero ottomano alla Repubblica; l’Italia fascista; la Spagna della rivoluzione civile; e la Germania, da Weimar allo Stato nazista. Costruendo ogni capitolo come una piccola biografia di un personaggio emblematico – da Halide Edib e Margarita Nelken, ad Aleksandra Kollontaj; dal gerarca nazista Goebbels al futurista Marinetti e al comunista Gramsci – lascia intravedere sullo sfondo la vita familiare degli stessi grandi dittatori – Stalin e Hitler ma anche Atatürk, Franco e Mussolini. Emerge un quadro in cui le risorse delle famiglie – affetti, rete, solidarietà, segreti e lealtà – si fanno sentire anche quando il loro mondo sembra totalmente schiacciato dai regimi dittatoriali.