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Da Minosse a Omero
Un saggio che ricostruisce la storia e gli elementi fondamentali dell'antica civiltà egea a partire dalle grando campagne di scavo che portarono a poco a poco alla luce i meravigliosi quanto enigmatici tesori di un mondo scomparso.
Il libro
L’Egeo è il mare su cui sta l’Arcipelago in cui si scrive, come una profezia, l’origine dell’Occidente. Oltre che per lo splendore di mare e isole, all’Egeo si ritorna con quell’idea non dichiarata di rifare un percorso verso le fonti da cui proveniamo e verso l’irriducibile differenza che ci ha generato. Louis Godart inizia il suo viaggio antichissimo da storie che si svolgono fra Ottocento e Novecento e che hanno per protagonisti Heinrich Schliemann, Arthur John Evans e Michael Ventris, che attraverso gli scavi di Troia, Micene, Cnosso e la decifrazione della Lineare B hanno restituito alla storia i mondi scomparsi dell’epopea omerica. Dalle vicissitudini di questi uomini, dalla loro passione individuale, Louis Godart, con un itinerario fondato su fonti archeologiche anche di prima mano, parte alla scoperta delle antiche radici della storia dell’Egeo. Dal Paleolitico si arriva fino alla glittica del Bronzo Antico e alle statuette cicladiche, primissima, insuperata testimonianza della venerazione per la dea madre che attraversa tutto il Mediterraneo. Da qui si continua con le tracce delle nove città di Troia e con un’ipotesi per quella di Priamo, e poi ancora con il complesso della civiltà cicladica, al cui centro sta l’evento distruttivo e capitale dell’esplosione del vulcano di Santorini, che distrugge la città di Thera, ne conserva le pitture murali, come in una Pompei cicladica, e forse fonda il mito non tramontato di Atlantide. E poi Creta, che in questo libro splende piú che mai al centro di un Mediterraneo fitto di traffici che vanno dall’interno del continente asiatico attraverso le coste dell’attuale Siria fino all’Egitto dei Faraoni. Un’isola di cui si seguono le ragioni possibili del passaggio dalla civiltà palaziale minoica, figurata nel mito di Minosse, a quella piú concreta e mercantile, ma ugualmente raffinata, dei greci micenei, il transito dallo Stato minoico a quello miceneo. Creta e l’Egeo, la loro cultura, l’apparizione della scrittura , i luoghi di culto, i poteri, i commerci, gli scambi e i miti, vengono scolpiti da Louis Godart in questo libro come crocevia di mondi fra oriente e occidente, come luogo di trasformazioni, di guerre e certamente di rapine, un universo di conflitti che portarono per vie affini all’epopea di Gilgameš come a quelle dell’Iliade e dell’Odissea. Piú seducenti di una leggenda, piú icastiche di un mito, le ipotesi scientifiche di Godart trasformano il nostro sguardo su ciò che credevamo di conoscere.
«Insenature, stretti e montagne disegnano lo spazio liquido e vi delimitano tante patrie autonome: il Mar Nero, l’Adriatico, il Tirreno, lo Ionio, il Mar Libico, l’Egeo. Tra queste, nell’immaginario collettivo l’Egeo occupa un posto privilegiato. È il mare delle vacanze e delle crociere spensierate, il lembo estremo d’Europa che abbraccia l’Oriente dove è nata la Storia e l’Egitto dei faraoni che osava sacrificare all’aldilà l’essenziale delle sue ricchezze. In una delle isole dell’Egeo Zeus, il signore degli dèi, scelse di unirsi a Europa, la bella figlia del re di Tiro, Agenore, e dall’unione nacque, tra l’altro, Minosse, il primo sovrano che la storia d’Europa ricordi. Sulle spiagge di Creta è morta come una marea stanca la fase orientale della storia dell’umanità. In una delle isole dell’Egeo, Delo, Latona ha partorito Apollo e sua sorella Artemide. Il dio afferma costantemente la propria presenza nell’Egeo colorando di blu intenso il mare e carezzando della sua luce abbagliante il bianco delle case degli abitanti delle isole (…) Dalla fine dell’Ottocento, grazie all’entusiasmo e alla perseveranza di tre protagonisti, Heinrich Schliemann, Arthur Evans e Michael Ventris, gli antichi miti del- l’Egeo sono diventati storia e il mondo delle civiltà egee è uscito dalle nebbie del passato per materializzarsi davanti ai nostri occhi incantati. Ecco la sua storia».