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Per un pugno di conchiglie
La storia sociale, economica e culturale degli antichi regni dell'Africa occidentale dal Trecento all'Età moderna. Un'indagine appassionata che trasforma la nostra visione e che finalmente ripristina delle verità storiche per troppo tempo negate.
«È il Braudel dell'Africa occidentale».
Tyler Cowen, «Marginal Revolution»
«Un libro che dà uno scossone alla comune percezione della storia».
Ben Okri, «Financial Times»
«Straordinariamente scritto e documentato, un libro che dipinge un affresco enorme e complesso, ricco di singoli dettagli».
Julia Lovell, «The Observer»
Il libro
Alla fine del XIX secolo, ai tempi della «corsa verso l’Africa», il continente era già da molti secoli connesso globalmente. Il suo oro alimentava le economie dell’Europa e del mondo islamico da circa mille anni, e i suoi sofisticati regni commerciavano con gli europei lungo le coste, dal Senegal fino all’Angola, a partire dal XV secolo. Fino almeno alla metà del Seicento fu un commercio tra eguali, basato su diverse valute, soprattutto conchiglie: le conchiglie di ciprea importate dalle Maldive e le conchiglie nzimbu importate dal Brasile. Toby Green ricostruisce il mondo dei regni africano, la cui esistenza, non diversamente dall’Europa, ruotava intorno a guerre, tasse, commercio, diplomazia, complesse credenze religiose, ostentazioni e stravaganze regali e produzioni artistiche. Nel corso del tempo, le relazioni tra Africa ed Europa s’incentrarono sempre piú sul commercio degli schiavi, danneggiando il relativo potere politico ed economico dell’Africa, mentre i valori di scambio monetario si spostarono drasticamente a vantaggio dell’Europa. Nonostante i crescenti squilibri di capitale, relazioni di lunga data assicurarono cospicue connessioni tra l’Età delle rivoluzioni d’Europa e America e la nascita di un xix secolo rivoluzionario in Africa.