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L’epoca geniale
L'avventurosa ricostruzione della biografia intellettuale e soprattutto umana di due giganti del pensiero: Ibn Sina , noto come Avicenna, e Biruni . Due personalità poliedriche che hanno segnato le vicende culturali, politiche e non solo di un'èra troppo poco ricordata: l'illuminismo perduto del mondo arabo.
«Un ritratto a tutto tondo dell'èra che ha anticipato e ispirato il rinascimento europeo».
«The Wall Street Journal»
«Starr ci rivela tutta la ricchezza del pensiero di una stagione filosofica perduta».
«The New Yorker»
Il libro
Questa storia inizia agli albori dell’anno Mille, in una regione dell’Asia centrale oggi sul confine fra il Turkmenistan e l’Uzbekistan. Ed è la storia di Biruni e Avicenna, i due piú luminosi e geniali protagonisti di una stagione intellettuale straordinariamente feconda e affascinante, sempre troppo poco indagata, se non da una ristretta cerchia di esperti. Una stagione la cui eredità ha segnato il dibattito filosofico e scientifico dei secoli successivi fino ai tempi presenti. Biruni, per lungo tempo chiamato il da Vinci dell’XI secolo, fu un pioniere degli studi trigonometrici, matematici e astronomici, e arrivò a formulare ipotesi che avrebbero in qualche modo influenzato Galileo, Newton e persino Einstein e la sua concezione della relatività. Avicenna si districò fra le scienze naturali e quelle filosofiche, riconfigurò la teoria della conoscenza aristotelica, concependo un posto per il divino al suo interno, ed è ancora adesso considerato da molti il padre della medicina moderna. Starr riporta alla luce, con una scrittura vivida e avvincente, a beneficio di un pubblico piú ampio, le vite dei padri di quello che è stato in seguito definito il «rinascimento islamico», e lo fa raccontandoli prima di tutto come esseri umani, immersi nella carne e nel sangue del proprio tempo.