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La biblioteca
Con 292 illustrazioni a colori
I due autori hanno visitato piú di ottanta biblioteche in giro per il mondo:
Will Pryce ne ha fotografato con maestria gli spettacolari e preziosi
interni, mentre James Campbell ci spiega come lo sviluppo di questi edifici
costruiti intorno ai libri illustri il mutevole rapporto dell'umanità con
la parola scritta e perché le biblioteche siano sempre state tutt'altro che
meri depositi polverosi, ma simboli attivi di cultura e civiltà.
Il libro
Le biblioteche possono essere molto piú di semplici luoghi in cui custodire libri. Nel corso dei secoli i progetti dei piú grandi edifici destinati a ospitarle hanno voluto esaltare la lettura e l’importanza dell’apprendimento. Essi sono divenuti simboli di cultura, indipendentemente dalla loro appartenenza a un singolo individuo, a un’istituzione o perfino a un’intera nazione. Questo libro intende ricostruire per la prima volta la storia di tali edifici a partire dall’antica Mesopotamia, esaminando quelli perduti delle civiltà classiche, quelli monastici del Medioevo e quelli sontuosi in stile rococò, fino ad arrivare alle biblioteche moderne e contemporanee.
«Le grandi biblioteche con un effettivo sistema a muro impiegarono molto piú tempo a svilupparsi. Tra queste, quella di gran lunga piú importante – nonché la piú antica a essersi conservata – è la biblioteca dell’Escorial, in Spagna. “Nulla può darvi qualche idea dell’Escorial, non il palazzo dei Windsor in Inghilterra, né quello di Peterhof in Russia, né Versailles in Francia, – scriveva Alexandre Dumas padre nel 1846. – Non somiglia ad altro che a se stesso, creato da un uomo che piegò la propria epoca alla sua volontà, una rêverie in pietra, concepita nelle notti insonni di un re sui cui regni non tramontava mai il sole”. La biblioteca dell’Escorial è una straordinaria costruzione, divenuta nei secoli seguenti un modello per monasteri e palazzi Per la prima volta una sala di dimensioni enormi era stata rivestita di libri, ben visibili in ranghi serrati sugli scaffali lungo le pareti; da quel momento la visione di una grande sala per biblioteca, decorata e al tempo stesso animata dai libri che conteneva, avrebbe dominato l’architettura bibliotecaria. Quando pensiamo a una biblioteca, pensiamo a quella dell’Escorial».