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Dove nel buio la luce dimora
Sospesi tra mare e cielo, battuti dalle onde e dal vento, i fari marcano il fronte di scontro tra gli elementi. Custodiscono i confini tra il solido mondo umano e il caos primordiale delle acque, tra stabilità e instabilità, tra il noto e l'ignoto. Emana da essi uno strano fascino universale che poche altre strutture create dall'uomo possiedono. Progettati per attirare lo sguardo dei marinai, i fari hanno a lungo calamitato l'attenzione di militari e santi, artisti e poeti, romanzieri e cineasti, colonizzatori e migranti e, oggi piú che mai, turisti e imprenditori. I luoghi suggestivi, l'isolamento e la resilienza hanno trasformato queste strutture fantastiche in complesse metafore, magneti per infinite storie.
Con 99 illustrazioni, 68 a colori.
Il libro
«Veronica della Dora ci introduce all’intramontabile vita simbolica del faro, mostrando come questa struttura sentinella, progettata per salvare vite umane e garantire una traversata sicura, sia portatrice di numerosi significati culturali: ambizioni imperiali, mondi immaginari, poesia, pittura e profondi sentimenti spirituali».
Hayden Lorimer, University of Edinburgh
«Con uno straordinario gusto per i dettagli e grazie a una prosa sensibile ed evocativa, della Dora ci guida attraverso la storia, la geografia, la letteratura, la religione, l’arte, il cinema, facendoci cambiare il modo in cui vediamo e comprendiamo il mondo».
Maximos Constas
«Costruiti spesso nei luoghi piú improbabili e proibitivi, i fari sono sempre stati ammirati come prodigi dell’ingegneria, dell’ottica e dell’architettura. Tuttavia, ciò che rende i fari quello che sono, non sono tanto la loro struttura fisica, la tecnologia o la posizione geografica quanto l’idea stessa del faro, perché in definitiva essi coincidono con uno stato mentale. Su di essi proiettiamo paure e desideri, ambizioni collettive e le emozioni piú recondite, fra cui solitudine e introspezione, cosí come, se pensiamo ai sentimenti rivolti all’esterno, la preoccupazione per gli altri e il desiderio di fare luce o di essere illuminati. I capitoli di questo libro esplorano l’idea dei ruoli che i fari rivestono nella nostra immaginazione. In altre parole, come è accaduto che i fari si trasformassero da strutture fisiche di mera utilità nei simboli e nelle metafore di indubbia forza che conosciamo oggi? Perché una semplice infrastruttura ha dato origine a un simile affetto o a un tale senso di attaccamento? Come sono nati e come sono cambiati questi sentimenti nel tempo e nello spazio? Cosa possono insegnarci i fari sul ruolo delle vecchie tecnologie nell’era dell’automazione e del digitale? E, in definitiva, cosa possono insegnarci sulle mutevoli percezioni della natura e dell’umanità?»