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Stress e altri equivoci
La parola «stress» ha invaso il linguaggio della quotidianità. Nella nostra vita tutto è diventato «stressante», ma mentre si allunga senza fine la lista delle cause e degli effetti potenzialmente nocivi, che cosa si nasconde dietro l'uso, e l'abuso, di questo termine?
Il libro
Il termine «stress» detiene oggi un primato d’uso che ne fa senza dubbio una chiave di lettura privilegiata del disagio contemporaneo e al tempo stesso uno degli specchi favoriti della nostra epoca. Alla lettera, «stress» significa semplicemente «tensione», ma il ricorso a un concetto proposto come scientifico, e divenuto in realtà vago e ambiguo, va sempre piú diffondendosi come spiegazione dell’insorgenza dei piú svariati disturbi emotivi e fisici. Tale non innocente equivoco di fondo ne trascina con sé altri piccoli e grandi, quali la perdita del confine tra normalità e patologia, il ruolo della forza dell’Io di ciascuno a fronte delle difficoltà della vita, il significato dell’adattamento; ma soprattutto alimenta la confusione sui possibili rimedi. Definirsi stressati può essere, a livello culturale e individuale, un modo per non fare i conti con sofferenze e fragilità interiori, spostando all’esterno cause e rimedi.