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Oggetto d’amore
«Nei racconti di Edna O'Brien le parole sono
lavorate al cesello. La violenza dei sentimenti
è descritta con tale calcolata circospezione
che l'effetto è spietato come un'autopsia».
Philip Roth
I racconti piú belli di Edna O'Brien, scritti in cinquant'anni
di straordinaria carriera. Capolavori, tutti, di una delle piú grandi
autrici viventi.
Il libro
La «poetessa della vulnerabilità». Cosí John Banville ha definito Edna O’Brien. Protagoniste dei suoi romanzi e racconti sono infatti donne che hanno innocenza e sogni da vendere. Donne che all’amore chiedono molto piú di quanto sia ragionevole aspettarsi. Che mai hanno in sorte matrimoni lunghi e destini semplici, ma storie d’amore clandestine, speranze deluse, pavimenti coperti di piatti rotti. Donne fragili e vulnerabili, certo, ma che hanno la sete di vita e sesso e libertà scritta negli occhi, nei capelli, in ogni cosa che fanno.
«Disse semplicemente il mio nome. – Marta, – disse, e capii che stava succedendo di nuovo. Mi tremavano le gambe sotto la grande tovaglia bianca e avevo la testa confusa, anche se non ero ubriaca. È cosí che m’innamoro. Era seduto davanti a me. L’oggetto dell’amore».
«Quelli di Edna O’Brien sono i racconti piú belli e dolenti che siano mai stati scritti».
Alice Munro
«La maestra della short story».
Harold Bloom