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Le variazioni del dolore
Il pianista James Rhodes racconta con coraggio
e franchezza la storia del proprio inferno
e della propria salvezza.
«Una storia durissima che rapisce il lettore».
«The Times»
«Vivida e ossessiva precisione ed energia
ruvida, prorompente».
«The Guardian»
«Complimenti a una persona che ha rifiutato
di tacere... Questo libro affronta ciò che
spesso si esita a raccontare, ovvero il rapporto
tra l'abuso sui bambini
e la malattia mentale. Un vero argomento tabú.
Sono necessari tutta la chiarezza,
il coraggio e l'intelligenza di Rhodes
per affrontarlo con semplicità e onestà».
«The Independent»
Il libro
«Io sono molte cose. Sono un musicista, un uomo, un padre, uno stronzo, un bugiardo e un impostore. Soprattutto, sono una persona che vive nella vergogna».
James si fidava di quell’uomo gentile. Perché non avrebbe dovuto? Era il suo maestro delle elementari. In principio fu una scatola di fiammiferi. Un meraviglioso oggetto del desiderio, per un bambino di sei anni. Poi seguirono altri piccoli doni. Insieme a sorrisi, incoraggiamenti, attenzioni. Lui ne era lusingato, e cominciò a sentirsi un po’ speciale. Gli abusi durarono quattro anni, senza che nessuno, né a scuola, né in famiglia, si rendesse conto di nulla. Quando terminarono, per James fu un progressivo sprofondare nell’abisso: relazioni distorte e distruttive, ospedali psichiatrici, alcol. Fino all’incontro con la musica classica, con Bach in particolare, e alla scoperta di come le composizioni piú sublimi siano state scritte da uomini che hanno avuto esistenze drammatiche e destini tragici.
«Non ho mai letto un’autobiografia piú esuberante, piú piena di vita, piú coinvolgente».
Mark Haddon