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Inarrestabile
«Potrei metterla in termini piú raffinati, ma nei fatti la mia storia è semplice: voglio vincere. O meglio: odio perdere. È la paura di perdere la mia vera molla. E forse, se non avessi cominciato a scrivere questo libro, non l'avrei mai scoperto».
Il libro
Florida, 1994. Un padre e una figlia scendono da un taxi scalcinato per bussare alle porte della famosa accademia di tennis di Nick Bollettieri. Vengono da un paese reduce dal crollo dell’Unione Sovietica, non parlano una parola di inglese e la bambina ha soltanto sei anni e una racchetta troppo grande per le sue braccia minute. Il padre, però, è certo che diventerà una campionessa, ed è disposto a tutto pur di far fruttare il suo talento. Quella bambina è Maria Sharapova, e a soli diciassette anni vincerà il torneo di Wimbledon sconfiggendo la storica avversaria Serena Williams. È il primo atto di una rivalità unica nel tennis femminile e l’inizio di una carriera costellata di trionfi. In queste pagine, per la prima volta, è Maria stessa a raccontarcela. Dai primi anni in Ucraina ai durissimi allenamenti sotto l’occhio vigile del padre manager, fino al successo planetario e agli scandali che non sono bastati a fermarla. Nel mezzo, una strabiliante serie di record e vittorie, che l’hanno resa una delle atlete piú amate e invidiate di tutti i tempi.
«Come si diventa numeri uno del tennis mondiale? Nella sua prima autobiografia, Maria Sharapova racconta in presa diretta l’epopea di una campionessa, l’origine della rivalità incandescente con Serena Williams e le radici della sua incrollabile determinazione».
The Guardian
«Maria Sharapova non si è mai arresa, neppure quando i sospetti di doping e il biasimo unanime della comunità sportiva hanno minacciato di incrinare una carriera fin lí esemplare. Ha lottato e si è rialzata. Inarrestabile è il racconto di formazione di un’atleta unica al mondo, che ha saputo seguire la propria strada contro tutto e tutti».
Vogue