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Il bassotto e la Regina
«Era sinuosa, aggraziata, col musino appuntito e il pelo folto
come un tappeto di lana. Era il cane piú elegante che avessi mai
visto e capii subito che avrebbe spezzato il cuore del bassotto».
Melania G. Mazzucco, Il bassotto e la Regina
***
Platone è un bassotto canterino e un po' poeta, con il coraggio
di una tigre. La Regina è un'orgogliosa levriera afghana dagli
occhi obliqui. Sembrerebbe un amore impossibile.
Ma nelle favole - e forse non solo - niente è impossibile, perché
in fondo «l'aspetto è solo un caso, è l'anima il destino».
Un racconto di Natale, d'amore e d'amicizia. Sulla tenacia e la
purezza dei sentimenti - degli animali e dei loro padroni.
Il bassotto e la Regina ha vinto il Premio Frignano Ragazzi 2013.
Il libro
Platone è un bassotto dal pelo duro e la coda a pennello. Un cane da salotto, di quelli nati per fare compagnia agli uomini. A Yuri, per esempio, studente di filosofia «con gli occhiali perennemente appannati».
Ma durante le vacanze Yuri segue la sua Ada su una nave da crociera, lasciando il bassotto alle cure del portiere. E proprio nella solitudine della notte di Natale avviene per Platone l’incontro che gli cambierà la vita. Nella cantina del palazzo, il Tatuato – cranio rasato e muscoli da sollevatore di pesi – nasconde scatoloni pieni di animali di contrabbando: scimmie, iguane, serpenti a sonagli, una saggia tartaruga leopardo di nome Leo, e lei, la Regina, una giovanissima levriera afghana, «poco piú che un gomitolo di neve». Per Platone è il colpo di fulmine. Ma il cuore della Regina è altezzoso, e neanche le canzoni che il bassotto intona giorno e notte per tenerle compagnia riescono a conquistarla.
A raccontarci questa storia tenera e profonda, dal suo osservatorio speciale tra le foglie di un albero, un pappagallo che conosce tutte le lingue del mondo, e tutte le pieghe dell’anima.
Melania Mazzucco ci appassiona e ci commuove col piú classico dei generi, regalandoci una favola intensa e luminosa sul coraggio dei propri sogni e sulla magia che a volte la vita regala – come a Laika, il cane astronauta che diventò una stella.