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Dalla terra ai castelli
Da vent'anni il confronto con l'opera di Pierre Toubert è un passaggio obbligato per tutte le ricerche storiche sulle società rurali dell'Europa mediterranea medievale. In Italia il Lazio medievale descritto da Toubert è divenuto termine stabile di comparazione, per constatare analogie o definire caratteri specifici di altre regioni, in particolare in tema di "incastellamento".
Il libro
Uno dei maggiori medievisti francesi di oggi sottopone a revisione radicale le vecchie idee circa le strutture agrarie chiuse e concentriche, l’assenza di mercato, lo scambio esclusivamente in natura. Un sistema curtense elastico e vivo risulta, fino ai secoli IX-X, il modo normale di funzionamento del latifondo, un catalizzatore della piccola proprietà, uno dei terminali di una circolazione monetaria non piú negata. Coniando il concetto di «incastellamento», Toubert analizza il castello medievale come veicolo delle arti colazioni del popolamento, strumento dell’inquadramento signorile dei sudditi, fattore condizionante la riorganizzazione degli spazi coltivati. Polemico contro le spiegazioni scontate, attento alle comparazioni con le aree meno studiate, questo libro fornisce una lezione di histoire totale sia nelle pagine sulla famiglia contadina sia in quelle iniziali, esplicitamente metodologiche, che ci presentano il travaglio esegetico del medievista davanti alle fonti.