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La follia degli stolti
«[...] Perché svilire e distruggere la verità? Perché
modificare le informazioni acquisite
in modo che alla coscienza arrivi il falso?
Perché la selezione naturale dovrebbe aver
favorito i nostri meravigliosi organi di percezione
per poi farci distorcere sistematicamente
le informazioni raccolte? In poche
parole, perché pratichiamo l'autoinganno?»
Robert Trivers, La follia degli stolti
Il libro
Siamo tutti dei perfetti bugiardi, e non mentiamo solo agli altri, ma anche a noi stessi, e non sono certo poche le occasioni che abbiamo per ingannare o per ingannarci. Può succedere ovunque: durante una relazione sentimentale o nella cabina di pilotaggio di un aereo al decollo, quando si pianifica una guerra o mentre si discute sul posto di lavoro. In realtà, inganno e autoinganno, come questo libro dimostra ricorrendo a numerosi esempi, possono allontanarci cosí tanto dalla realtà al punto da spingerci verso vere e proprie catastrofi, compresa la morte. Ma allora perché l’inganno ha un ruolo cosí importante nella nostra vita quotidiana? Perché inganniamo, veramente? In questo ambizioso e per molti aspetti provocatorio saggio, l’insigne biologo Robert Trivers, uno dei padri riconosciuti della genetica evoluzionistica, sostiene che la menzogna è la forma piú efficace di comunicazione umana e che l’autoinganno si evolve al servizio dell’inganno: inganniamo prima di tutto noi stessi per consentirci di imbrogliare meglio gli altri. Crediamo di essere piú intelligenti, piú belli, migliori di quanto siamo veramente per motivi biologici, per aiutarci a sopravvivere, per procreare. Falsità, menzogne, bugie sono presenti a ogni livello della vita, nel privato come nella politica internazionale. Ingannano i batteri, le piante, gli insetti e una vasta gamma di specie animali. Dai virus che imitano il comportamento dell’organismo che li ospita fino all’uomo che nel ricordo distorce (spesso volutamente) i dettagli di un litigio, la scienza ha dimostrato che l’ingannatore, anche se lo fa a suo rischio e pericolo, riesce quasi sempre a prevalere sugli altri. Trivers sviluppa per la prima volta una teoria generale dell’inganno e dell’autoinganno che si basa sulle piú recenti scoperte della biologia evoluzionistica per spiegarci da un inedito punto di vista come pensiamo e come agiamo.
***
«Da un canto, i nostri organi di senso si sono evoluti per offrirci una visione del mondo esterno precisa e incredibilmente dettagliata – vediamo il mondo a colori e in tre dimensioni, ne vediamo il movimento, la struttura, la non casualità, le configurazioni, gli schemi e una gran varietà di altre caratteristiche. La stessa considerazione vale anche per l’udito e l’olfatto. L’insieme dei nostri sistemi sensoriali è organizzato per fornirci una visione precisa e particolareggiata della realtà, proprio come ci aspetteremmo se la verità sul mondo esterno ci aiutasse ad affrontarlo in modo piú efficace. Spesso, però, una volta arrivate nel cervello, queste informazioni giungono alla mente cosciente alterate e distorte. Neghiamo la verità a noi stessi. Proiettiamo sugli altri caratteristiche che in realtà sono le nostre – e poi li attacchiamo! Reprimiamo ricordi dolorosi, creiamo ricordi completamente falsi, giustifichiamo comportamenti immorali, agiamo spesso per riuscire ad avere un’opinione ancora piú alta di noi stessi e mostriamo una serie di meccanismi di difesa dell’ego. Perché? Queste tendenze hanno certamente effetti negativi sul nostro benessere biologico. Perché svilire e distruggere la verità? Perché modificare le informazioni acquisite in modo che alla coscienza arrivi il falso? Perché la selezione naturale dovrebbe aver favorito i nostri meravigliosi organi di percezione per poi farci distorcere sistematicamente le informazioni raccolte? In poche parole, perché pratichiamo l’autoinganno?»