-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Il primo libro di sociologia della salute
Perché tendiamo a pensare alla salute solo quando stiamo male? Da quando la tristezza è divenuta una malattia da curare con gli psicofarmaci? È giusto permettere alle assicurazioni sanitarie di monitorare i nostri battiti cardiaci e il numero di passi che facciamo quotidianamente? Perché al crescere del livello di istruzione diminuisce il peso medio delle persone? E perché smettere di fumare è «contagioso»?
Il libro
Questo libro esplora le connessioni attuali tra salute, malattia e benessere dalla prospettiva della sociologia, rispondendo a queste e ad altre domande. Infatti, non c’è dubbio che la salute sia sempre di piú al centro della nostra vita, nella quale emergono problematiche inedite per l’organizzazione delle cure, in primis quelle legate all’invecchiamento della popolazione e quindi al crescere delle condizioni di disabilità e solitudine. Inoltre, la medicalizzazione della società è ormai penetrata a fondo in numerose aree della vita quotidiana, come l’alimentazione e l’istruzione, un tempo non di pertinenza della scienza medica. Anche i pazienti sono oggi diversi, spesso competenti, ma comunque confusi… E che dire dei famigliari, sempre piú impegnati nell’assistenza? Ma questo libro guarda anche al lato «colorato» della salute, ovvero alla felicità, mettendola in connessione con il wellness, e persino con la malattia, dimostrando come sia possibile pensare a una salute «cronica», un’idea di salute basata non tanto su una utopica integrità fisica, ma sulla possibilità di partecipare attivamente a relazioni sociali significative.