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Il comportamento in pubblico
Gli psichiatri ci hanno reso piú consapevoli di una sfera della vita sociale di grande interesse, quella del comportamento nei luoghi pubblici e semipubblici.
Il libro
«Attraverso le loro ricerche – scrive Goffman – gli psichiatri ci hanno reso piú consapevoli di una sfera della vita sociale di grande interesse, quella del comportamento nei luoghi pubblici e semipubblici. Benché questo campo non sia stato riconosciuto come sfera d’azione specifica dell’indagine sociologica, sarebbe forse il caso che lo diventasse, perché le regole di condotta in strade, parchi, ristoranti, teatri, negozi, sale da ballo, sale di riunioni e altri luoghi di incontro tipici di una comunità possono dire molto sulle forme di organizzazione sociale in essa piú diffuse».
Goffman provvede a colmare tale lacuna in questo studio, nel quale prende in esame il comportamento anonimo, rilassato, nelle aree della città liberamente accessibili ai membri della comunità. In questi contesti l’interazione faccia a faccia, cioè la situazione in cui due o piú soggetti sono alla presenza l’uno dell’altro, si presta meglio che altrove a essere studiata come una realtà a sé stante, autonoma e distinta dalle altre sfere della vita sociale. E può essere analizzata naturalisticamente, en plein air, piuttosto che nei piccoli gruppi costruiti artificiosamente nei laboratori universitari. Goffman riflette sulle regole che governano tale interazione, sull’idioma rituale che disciplina il comportamento dei soggetti negli spazi pubblici. Ne emerge l’indicazione che i piccoli gesti di deferenza e di contegno che compiamo in pubblico esprimono «la religione dell’individuo» piú frequentemente e non meno profondamente delle relazioni nei luoghi privati.