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A qualcuno piace uguale
Omosessualità e pregiudizio: dietro l'euforico termine di gay si nascondono identità complesse e nuovi equivoci. Omosessuale non significa pedofilo, né travestito, né transessuale, né viado. L'omosessualità è solo un dato esteriore: la spia della patologia negli omosessuali - come negli eterosessuali - è l'incapacità di amare.
Il libro
Di recente la mentalità comune e la stessa condizione sociale degli omosessuali sono largamente mutate in senso positivo; ma non è una trasformazione profonda. Persistono i vecchi pregiudizi ai quali si aggiungono nuove confusioni ed equivoci, compresi paradossalmente quelli dei diretti interessati. A smontare i luoghi comuni e gli errori, tra omofobìa e ipocrita tolleranza, ci può aiutare la psicoanalisi: omosessualità – come eterosessualità – dicono ben poco della organizzazione psicologica di una persona. Dietro ci può essere di tutto, dalla patologia alla normalità. La prova del nostro equilibrio non è il genere sessuale del partner, ma la qualità del rapporto che siamo in grado di costruire.