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Cowboy democratici
Cos'è accaduto alla sinistra americana durante il lungo regno di George W. Bush? Come affrontano Hillary Clinton e Barack Obama la sfida delle presidenziali? Chi guiderà la superpotenza mondiale?
Il libro
Per riconquistare la Casa Bianca i democratici schierano volti e idee capaci di ridefinire l’America e il suo ruolo nel mondo. I consumi privati come strumento di tutela dell’ambiente, nuovi carburanti al posto del greggio, un’idea di Dio aperta anche ai non credenti, il rilancio delle alleanze internazionali per rispondere alle sfide del XXI secolo, una nuova dottrina euroamericana sull’uso della forza e nuovi codici giuridici adatti a fronteggiare la minaccia del terrorismo senza rinunciare alle nostre libertà. Sono progetti e visioni che nascono da un pensiero liberal in continua ebollizione e che racchiudono innovazioni destinate a segnare l’opera del nuovo inquilino della Casa Bianca, chiunque vinca le presidenziali. Quel nuovo inquilino con cui tra pochi mesi dovranno fare i conti l’Europa e il mondo.
Sfogliare queste pagine significa entrare nel laboratorio dei democratici americani. Una coalizione che somma l’anima centrista moderata alla sinistra radicale e che dalla vittoria alle elezioni di midterm del 2006 ha la propria punta di lancia nei cowboy liberal: una nuova generazione di leader capaci di raccogliere consensi e voti anche su terreni di tradizionale predominio dei conservatori. Sicurezza nazionale, rigore fiscale, rispetto della fede, diritto alla vita e al porto d’armi. La galassia di valori liberal si ritrova con dosi differenti nelle candidature di Hillary Clinton, Barack Obama, John Edwards e degli altri sfidanti, come anche nelle battaglie ambientaliste di Al Gore. Chiunque immaginasse i democratici come un monolite commetterebbe un grave errore: tanto più forti sono i conflitti interni, tanto maggiore è la possibilità di offrire agli elettori americani una proposta credibile per tornare a guidare la Casa Bianca. I cinque capitoli del libro accompagnano il lettore lungo i percorsi che preannunciano i futuri programmi politici: cancellare gli errori compiuti da George W. Bush, rafforzare la tendenza neogreen, consolidare il centrismo, riscoprire l’importanza della fede, combattere i totalitarismi.