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Io, Pierre Rivière, avendo sgozzato mia madre, mia sorella e mio fratello…
«Una "memoria " che è insieme uno straordinario documento letterario, sociologico, storico, psicologico del tempo e della società da cui viene».
Nicola Tranfaglia, «la Repubblica»
Il libro
«Perché leggere – o rileggere – Pierre Rivière? Innanzitutto la memoria di Pierre Rivière rappresenta un documentto straordinario, narrativamente seduttivo. È una storia appassionante che può essere letta come un racconto, come la trama di un film… e ritrova oggi, ancor piú che trent’anni fa, un significato pienamente e inconsapevolmente eversivo. Queste pagine sono di un’attualità sconcertante…, mirabili per chiarezza e suggestione, tracciano la parabola di un incubo che la modernità, l’agiatezza, il progresso sociale non sono riusciti a fugare. L’incubo che la natura segreta della nostra identità, la consistenza piú scura della nostra ombra, possa inspiegabilmente riaffacciarsi intatta, come quella dell’uomo di migliaia di anni fa».
Paolo Crepet
Nel giugno 1835 un giovane contadino normanno, Pierre Rivière, sgozza una sorella, un fratello e la madre per «liberare» il padre dalle persecuzioni della moglie. Perché? Attraverso le perizie medico-legali, le dichiarazioni dei testimoni, gli articoli dei giornali, la «memoria» dello stesso Rivière, Michel Foucault e i suoi allievi raccontano la storia della sua famiglia e provano a spiegare i moventi dell’insano gesto.