-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
La globalizzazione e i suoi oppositori
Perché la globalizzazione ha fallito la sua missione? Perché i poveri sono sempre piú poveri e i ricchi sempre piú ricchi? Di chi è la colpa della catastrofe argentina, della crisi russa e dei perduranti disastri del Terzo mondo?
Il libro
In questo libro, Joseph E. Stiglitz, forte dell’esperienza maturata alla Casa Bianca e presso la Banca mondiale, lancia un atto d’accusa contro le molte deficienze della politica economica internazionale, descrivendo con sorprendente efficacia le tante, troppe, occasioni in cui l’fmi, il wto e il Tesoro statunitense sono venuti meno ai loro doveri nei confronti di paesi che invece avrebbero dovuto aiutare. Con parole dure e prove inconfutabili, Stiglitz sostiene che le politiche economiche promosse dalle principali istituzioni della globalizzazione non sradicano la povertà ma fanno l’esatto contrario, e indeboliscono, anziché rafforzare, le nuove democrazie. E questo non perché il processo della globalizzazione sia sbagliato, ma perché le sue regole sono dettate da organismi che stabiliscono il gioco sulla base di una perversa miscela di ideologia e politica, imponendo ai paesi in via di sviluppo “soluzioni standard sorpassate e inadeguate”, che invece di risolvere i problemi favoriscono gli interessi dei paesi industrializzati piú avanzati.
Un libro coraggioso che, raccontando le dirette esperienze di un protagonista d’eccezione, apre al lettore nuovi orizzonti della politica economica mondiale. Una denuncia che nasce con lo scopo di suscitare un confronto anche aspro, dimostrando come, per i paesi del Terzo mondo, le carte del gioco economico siano sempre truccate a sfavore.
“La ragione per cui ho scritto questo libro è che, mentre mi trovavo alla Banca mondiale, ho preso atto in prima persona degli effetti devastanti che la globalizzazione può avere sui paesi in via di sviluppo e, in particolare, sui poveri che vi abitano. Ritengo che la globalizzazione, ossia l’eliminazione delle barriere al libero commercio e la maggiore integrazione tra le economie nazionali, possa essere una forza positiva e che abbia tutte le potenzialità per arricchire chiunque nel mondo, in particolare i poveri. Ma perché ciò avvenga, è necessario un ripensamento attento del modo in cui essa è stata gestita, degli accordi commerciali internazionali che tanto hanno fatto per eliminare quelle barriere e delle politiche che sono state imposte ai paesi in via di sviluppo durante il processo di globalizzazione”.
Joseph E. Stiglitz