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Cuori e denari
Il libro
«Gli economisti, per lo piú, non sono senza cuore. Proprio no. Né gente avida. Né arida. Anzi, per lo piú una specie sanguigna, tormentata, appassionata. E anche peculiarmente bizzarra».
Giorgio Ruffolo
Galiani, il machiavellino; Turgot, il timido; Smith, il distratto; Mill, il ronzino; Marx, l’insolvente; Marshall, l’aquila; Wicksell, l’agitatore; Veblen, lo sconcertante; Pareto, lo sprezzante; Schumpeter, il narcisista; Sraffa, l’ecomunista; Keynes, l’esuberante.
Dodici ritratti di grandi economisti. Dodici quadri vivaci e divertenti che non vogliono essere né biografie esaustive, né saggi del pensiero economico. Dodici reportage scritti da un economista non accademico che rifiuta l’immagine dell’economia come scienza triste o senza cuore e che racconta con passione il piacere nato dall’incontro con questi grandi personaggi per trasmetterlo a un lettore non specialista ma curioso.