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Una piccola fine del mondo
Un crollo rapido della mente, la fine di noi stessi e del mondo: questa è la crisi psicotica. Nella cultura generale è poco considerata. Chi non l'ha vissuta non riesce a immaginarla, chi l'ha vissuta non riesce né vuole ricordarla. Raccontarla è invece importante, per la sua frequenza e la sua forza distruttiva e perché avvicina a questioni quali: come funziona la mente? Come si curano le sue catastrofi?
Il libro
L’impossibilità di comunicare con gli altri, la perdita e il distacco da sé, il crollo dell’io e del proprio mondo: sono tanti i modi per definire una crisi psicotica, ma ognuno è diverso perché diversa è l’esperienza che ogni paziente ha di questo disturbo mentale. Da un punto di vista psichiatrico è uno dei quadri piú significativi, perché è a tutti gli effetti una piccola fine del mondo. Ogni psichiatra di un medio ospedale italiano, che faccia riferimento a circa duecentomila abitanti, vede ogni anno varie centinaia di persone, uomini e donne del tutto simili a noi, persone che lavorano, hanno una famiglia, affetti, amici, interessi, che un giorno qualunque della loro vita entrano in una crisi psicotica. Ne possono uscire dopo poche ore, qualche giorno oppure settimane, ma non sarà facile ricucire questo strappo nel tessuto della mente. Paolo Milone con la consueta empatia e grazia espressiva racconta le storie di vari pazienti che hanno vissuto questa spoliazione dell’io: affronta cosí un mostro di cui pochissimi parlano e che è ora che venga stanato.