-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Organismi Geneticamente Modificati
«Il rischio maggiore che la società sta correndo a causa degli organismi geneticamente modificati non ha nulla a che vedere con l'inquinamento genetico né con le altre fonti di preoccupazione dell'opinione pubblica. L'utopia della "sicurezza totale" porta a trascurare i problemi reali e a consegnare decisioni fondamentali nelle mani di categorie che non mostrano alcun rispetto per i fatti e per la coerenza».
Dalla prefazione di Henry Miller e Gregory Conko
Il libro
Il dibattito sugli organismi geneticamente modificati è rimasto prigioniero di una serie di equivoci, sul versante scientifico, economico e politico. Sugli Ogm si è creata una spaccatura tra mondo scientifico e società civile che non ha eguali nella storia recente. Chi teme il «cibo di Frankenstein» e parla di pericoli per l’ambiente e per la salute umana spesso ignora il fatto che il flusso artificiale di geni nell’ambiente è in atto da secoli. Chi crede che per combattere lo strapotere delle multinazionali sia necessario inasprire le regolamentazioni internazionali sui prodotti transgenici, dovrebbe riflettere sul fatto che le regolamentazioni restrittive possono anche favorire la concentrazione e il monopolio. In questo libro, Anna Meldolesi ripercorre le tappe che hanno portato all’attuale dibattito sulle nuove biotecnologie, confrontandosi con chi alimenta le paure sugli Ogm e discutendo gli errori compiuti dal mondo politico, dalla comunità scientifica e dal sistema dell’informazione. «Quello a cui abbiamo assistito finora è stato un dibattito truccato – si legge nell’introduzione. – Perciò questo libro piú che una difesa delle nuove biotecnologie agricole vuole essere una denuncia del castello di semplificazioni su cui ognuno di noi ha elaborato la propria posizione nei confronti dell’ingegneria genetica vegetale e delle sue applicazioni».