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7 novembre 2024
Ferruccio Pastore
Bergamo - Nell'ambito della rassegna Parole che curano, l'autore presenta il suo ultimo libro Migramorfosi, alle ore 18.30 presso l'Ex Centrale Daste e Spalenga (via Daste e Spalenga, 15). In dialogo con Alice Bellagamba e Bruno Riccio. Ingresso gratuito con iscrizione al link.
Migramorfosi
Sette milioni di immigrati sono la stampella demografica che ci ha permesso di tirare avanti per trent'anni. Ma ne abbiamo approfittato senza investirci. Il risultato è un Paese piú diseguale e diviso. Ora dobbiamo tornare ad aprirci. Ne va del nostro futuro.
Il libro
Immigrazione continua a essere sinonimo di svantaggio e marginalità. Le crisi dell’ultimo decennio hanno aggravato la situazione, colpendo gli stranieri in maniera piú pesante dei cittadini. Inseriti nei settori piú esposti, generalmente meno garantiti, i primi hanno perso il lavoro o subito riduzioni di orario e salario assai piú spesso dei secondi. Cosí il divario aumenta. Siamo una società sempre piú stratificata in base all’origine e al colore della pelle. Alla radice, vi è un drammatico ritardo culturale e politico. I media continuano a ricondurre ossessivamente gli immigrati a due stereotipi contrapposti: intruso minaccioso o povera vittima. La politica è impantanata da anni in uno sterile gioco delle parti; ogni serio progetto di riforma è stato abbandonato, emergenzialismo e improvvisazione dominano. Intanto, sfiducia e frustrazione montano, tra gli elettori italiani come tra i migranti e i loro discendenti. La metamorfosi che i primi arrivi di massa avevano innescato sul finire del secolo scorso è rimasta incompiuta. Il problema è che, come Paese, questo stallo non ce lo possiamo permettere.