Giulio Einaudi editore

La biblioteca di Raskolnikov

Libri e idee per un'identità democratica
La biblioteca di Raskolnikov
Libri e idee per un'identità democratica
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Nicola Lagioia
Perché la democrazia non può fare a meno della letteratura

Elena Cattaneo
Il metodo della scienza per la democrazia

Luciano Canfora
L'articolo 3 di Aristotele

Anna Foa
Nel cuore di tenebra insieme a Primo Levi

Aldo Schiavone
Da Hemingway a Marx. Bussole per un secolo in tempesta

Marco Revelli
L'educazione sentimentale tra Koestler e Calvino

Franco Cardini
Alla ricerca della ragione nascosta con Lévi-Strauss e papa Francesco

Gustavo Zagrebelsky
Il mutamento genetico della democrazia

2024
Stile Libero Extra
pp. X - 222
€ 18,00
ISBN 9788806263911
A cura di

Il libro

La democrazia è sempre a rischio. E in tempi di populismi cresce il pericolo di una involuzione autoritaria. Per arrestarlo occorre una robusta coscienza democratica. Ma che cosa vuol dire? E attraverso quali libri si forma una identità civile capace di fronteggiare le tempeste del presente? Intellettuali di diverso orientamento – progressisti e non – indicano la loro biblioteca ideale, libri e proposte per orientarsi nella grande confusione di oggi.

«Come si costruisce una mentalità democratica? Ci sono saggi e romanzi che piú di altri abbiano la forza di trasmettere l’idea di democrazia nel suo significato di resistenza? Abbiamo chiesto a otto intellettuali di indicarci le bussole della loro navigazione, scegliendo le opere sopravvissute alle catastrofi della storia. E di affiancare allo scaffale dei classici quei titoli che possano orientare un giovane lettore di oggi tra guerre, rivoluzioni tecnologiche e apocalissi climatiche. Ne è scaturita una biblioteca democratica di straordinaria varietà, dove la letteratura non è ancillare rispetto alla storia e all’economia. Perché nessuno piú di Dostoevskij è capace di inoltrarsi nei recessi bui della coscienza, nessuno piú di Calvino ha saputo dare forma narrativa alla distanza storica tra partigiani e ragazzi di Salò. E solo con Primo Levi usciamo dalla notte oscura del Novecento con l’attrezzatura morale attraverso la quale leggere il mondo».
Dalla prefazione di Simonetta Fiori