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Delitti d’onore
Storie di matrimoni forzati, di botte, di umiliazioni, di violenze e di solitudine; ma anche storie di coraggio e di amore. Un tragico, appassionante reportage narrativo sulle vite distrutte di vittime e di carnefici.
Il libro
La giornalista Ayse Onal ha intervistato in carcere uomini condannati per aver ucciso, in nome dell’«onore», mogli, figlie o sorelle e ha raccontato le storie di queste donne. Storie di matrimoni forzati, di botte, di umiliazioni, di violenze e di solitudine; ma anche storie di coraggio e di amore. Il risultato è un tragico, appassionante reportage narrativo sulle vite distrutte di vittime e di carnefici. Non riusciamo a smettere di leggere le storie di Remziye, Nuran, Naile e di tutte le altre, per le quali «il solo fatto di nascere donna è una disgrazia».
«L’incredibile viaggio nelle carceri turche di Ayse Onal racconta un mondo che si fa fatica a guardare ad occhi aperti, eppure è qui… Ecco che se ti volti appena, proprio di sbieco, puoi vedere qualcosa che nessuno ti racconta mai e che potrebbe essere capitato a te». Dalla prefazione di Concita De Gregorio
«Restando in silenzio di fronte a simili atrocità si diventa complici del delitto, e io non volevo rimanere in silenzio. Ho pensato quindi di intervistare alcuni uomini che avevano ucciso la figlia, la sorella o la madre, ma quest’idea sembrava a tutti cosí assurda che riuscire a ottenere i permessi per incontrare i detenuti si è trasformato in un prolungato calvario». Ayse Onal