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Corruzione
C come corruzione. In Italia non c'è appalto senza tangente. La cronaca dice: siamo un paese irrimediabilmente corrotto. Ecco come l'illecito entra ogni giorno nella nostra vita e come possiamo cambiare le cose.
Il libro
Piergiorgio Baita è stato a lungo protagonista di un settore strategico quale la costruzione delle grandi opere. Qui ricostruisce il modo in cui, in questo settore, le regole dell’illecito si sono codificate, strutturate e diffuse a tutti i comparti dell’economia. Come cattivo mercato e cattiva politica si sono contaminati e reciprocamente legittimati. Come si è saldato il sodalizio criminale tra imprenditoria incapace e pubblica amministrazione incompetente. La sua è la riflessione di chi la corruzione l’ha vissuta in prima persona e per questo ha conosciuto, da Tangentopoli allo scandalo Mose, l’azione giudiziaria, il carcere, i processi. Alla luce di ciò ha maturato il convincimento che «la corruzione è certo un reato ma è anche un modello mentale, una stortura culturale». E se il contrasto e la punizione del reato sono compito della magistratura, il cambiamento del sistema compete all’intera società. Per necessità etica, senza dubbio, ma soprattutto, afferma Baita, per convenienza economica.