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Cagne di paglia
Il libro
«Mi sentivo intrappolata, a quasi trent’anni e quindi fuori tempo massimo, in una specie di stage sentimentale, in cui stavo imparando una verità scomoda, che forse avrei dovuto imparare a gestire prima: innamorarmi non mi avrebbe fatta sentire meglio a prescindere».
Il desiderio non è buono. Può essere crudele, malevolo, contorto, ambiguo, autolesionista, sfuggente, distruttivo. Non sappiamo mai fino in fondo a cosa stiamo acconsentendo e, tuttavia, il linguaggio del consenso sembra essere l’unico a nostra disposizione per stipulare un accordo reciproco, che però non sarà mai davvero pari, perché esisterà sempre qualcuno piú coinvolto emotivamente. Nel tentativo di dipanare il nodo, districando le pulsioni e le pratiche che ci emancipano da quelle che ci opprimono, ci dimentichiamo dell’esistenza di cose come l’ossessione erotica, il masochismo, la ricerca piú o meno consapevole dell’infelicità, la suddivisione del potere e la possibilità o meno di redistribuirlo. Si tende spesso a dimenticare che i rapporti funzionano esattamente come tutti i microgruppi sociali, creando e riproducendo delle disparità.