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Questo radichio non si toca
«Scritture senza testo» sono gli spettacoli di Paolini, che da anni stimolano in Italia una nuova passione per il teatro. Questo radichio non si toca è un film che racconta, con ironia e leggerezza, come nascono questi spettacoli. Con il video si sposa il primo libro dedicato all'attore-autore veneto: Mappa Mondo. Il teatro di Marco Paolini.
Il libro
Il video Questo radichio non si toca. Diario di un’estate, un film di Marco Paolini e Giuseppe Baresi, mette in scena, con allegra e trascinante verve, il lavoro di Paolini e dei suoi collaboratori e collaboratrici in una torrida, febbrile estate che diventa, oltre che diario, racconto e metafora del lavoro teatrale stesso. Siamo nel 1998, le zanzare non danno tregua, e a settembre devono andare in scena due spettacoli quasi in contemporanea: il 10 settembre c’è all’Arsenale di Venezia, in una diretta televisiva destinata a diventare celebre, il Milione. Il 18 settembre c’è, al Teatro Olimpico di Vicenza, il Bestiario veneto. L’orto, da testi di Luigi Meneghello. Ricerche, esplorazioni geografiche in auto alla ricerca del nuovo paesaggio veneto, letture, mappe, l’intera «cassetta degli attrezzi» di Paolini si alternano a brani intensi (e rari) tratti dai due spettacoli, sul filo di un continuo commento ironico e leggero, quasi «in presa diretta», che regala momenti felicemente narrativi.
Il libro Mappa Mondo. Il teatro di Marco Paolini, di Fernando Marchiori, è il primo libro che offre al lettore una panoramica d’insieme della complessa realtà teatrale di un attore-autore-regista sempre piú amato e seguito, e nello stesso tempo è un esempio di un modo nuovo di intendere la critica teatrale e letteraria, che sa coniugare rigore e leggibilità. L’autore indaga, nella Mappa, l’esperienza di Paolini scomponendola nei temi forti: metodo di lavoro, «questione della lingua», scrittura, impegno civile¿ E analizza nel Mondo ogni spettacolo: dai primi successi con il Teatro Settimo, agli Album, ai Bestiari, al Milione, fino agli esiti piú recenti delle Orazioni civili. Una conversazione con Paolini fa da «ponte» tra le due parti. Completano il libro teatrografia, bibliografia, e un percorso critico-tematico utile per orientarsi nella «geografia» culturale dell’attore veneto.