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La rosa tatuata
Il libro
“La rosa tatuata è la più famosa delle pièces di tennessee Williams non ancora tradotte in italiano, ma tutti ricordano il film del 1955 con Anna Magnani, che vinse l’Oscar, e Burt lancaster. Scritta intorno al 1950 si impernia sulle vicende di una donna non più giovane e non più bella che rinuncia all’esistenza per mitizzare caparbiamente il proprio passato: ma questa volta Williams tratta la materia in chiave brillantemente comica, e correda la vicenda di un lieto fine per la protagonista. Dedicata all’amato compagno Frank Merlo, l’italoamericano che gli aveva fatto scoprire la Sicilia, la storia è ambientata in una comunità italiana ai margini di una cittadina che si affaccia sul Golfo del Messico, fra camion di banane, contrabbandieri e benpensanti di rigido ceppo anglosassone. Serafina è una modesta sarta che da tre anni si è rinchiusa in casa a crogiolarsi nel dolore per la scomparsa del marito, le cui ceneri tiene in un’urna. Vive del suo lutto, non privo di nostalgia per le prodezze sessuali del defunto, rendendosi feroce custode dell’innocenza della figlia giovinetta. Col tempo, però, si lascia convincere a tornare all’esercizio dei sensi, sia per la rivelazione delle infedeltà del defunto, sia per i goffi approci di un improbabile corteggiatore, istrionico e inaffidabile, quanto l’altro doveva essere autorevole e virile; ma, cosa fondamentale, e morale della festosa commedia, ben vivo e vegeto”. (Masolino D’Amico)