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La contessina Julie
Il libro
Bocciato dalla censura danese, rappresentato con grande scandalo a Berlino nel 1892, e poi a Parigi l’anno seguente con non minore emozione, La contessina Julie è considerato da molti il capolavoro di Strindberg. “Tragedia naturalistica” che porta in scena la guerra tra i sessi, questo testo è anche l’analisi del rapporto servo-padrona, un autoritratto inconscio, un viaggio all’interno di due anime che si misurano con i loro sogni, la loro animalità, il loro istinto di morte. Il dramma della contessina Julie, la ragazza che prima provoca e irretisce il servo Jean, e poi si ritrova prigioniera della trappola che essa stessa ha fatto scattare, si impone per la sua violenza interiore, la sua inesorabile crudezza. Dallo sguardo minuzioso di Strindberg, dalla sua ricerca stilistica e linguistica così avanzata nascerà molto del miglior teatro del Novecento, da Cechov a Pinter.