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Il Cid
"Le Cid a charme Paris", scrivevano nel 1637, dopo il suo primo allestimento al Theatre du Marais. Oggi a quasi quattrocento anni di distanza, la tragicommedia di Comeille continua a esercitare un grande fascino per il suo potere di scardinamento delle forme convenzionali della tragedia classica.
Il libro
Alla rappresentazione del Théatre du Marais ne seguono due al Palais-Cardinal, tre al Louvre. Ma le polemiche non tardano a farsi sentire a ridosso di questo folgorante successo: Jean Maigret e George Scudery , tra i maggiori critici dell’opera di Corneille, accusano il drammaturgo di plagio e di contravvenzione alle regole del teatro drammatico. In mezzo alle precisazioni di ordine teorico fioccano le ingiurie. Tra i critici del tempo scoppia un vero e proprio caso letterario: è la famosa ” Querelle du Cid” attraverso la quale si costruisce definitivamente la poetica della tragedia classica. Tuttora questa pièce esercita immancabilmente un profondo fascino sul pubblico. Il lettore odierno ricerca nuove affinità e le rintraccia in quella potente e contradditoria tensione che divide Chimène e gli altri personaggi in entità duplici e radicalmente opposte. Con questa traduzione GUido Davico Bonino.