-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Candelaio
Il libro
Il Candelaio offre uno degli esempi più caratteristici di intrigo e di invenzione linguistica. I tre nuclei principali della vicenda sono costituiti dal ridicolo innamoramento di Bonifacio per Vittoria, con gli equivoci che ne derivano; dall’inganno fatto da Cencio a Bartolomeo col dargli a intendere di trasformare i metalli vili in oro con l’alchimia; infine dalle avventure del pedante Manfurio, più volte ingannato e derubato per le vie della città. L’intrigo ha la sua conclusione nel ritrovarsi finale di tutti i personaggi nelle mani di alcuni falsi sbirri, che sono in realtà furfanti. Ma nel Candelaio, più dell’intrigo, delle avventure, dei fatti, hanno significato e peso quel movimento di linguaggi e quelle intenzioni di polemica culturale e morale che sono la scoperta di Giordano Bruno, e il fondamento della sua originalità di scrittore di teatro.