-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Gli spettri
Il libro
Gengangere è il titolo originale di Spettri, uno dei drammi più significativi del teatro di Ibsen: uno dei testi che più fortuna ha avuto in ogni paese, e soprattutto in Italia, dove è stato a lungo rappresentato. Ibsen lo scrisse a Sorrento e a Roma nell’estate del 1881, cioè dopo Casa di bambola. Vi narrò le vicende di Helene Alving, una delle numerose figure femminili del suo teatro, che vivono passionalmente la loro esistenza. E Spettri è ancora una volta il dramma di una donna che non ha saputo sin dalla giovinezza ribellarsi alla menzogna. Si è sposata senza trasporto, ha tenuto celata agli occhi degli altri, in un segreto terribile, la corruzione del consorte: ed ora sconta nella maturità il peccato di non aver abbracciato, a suo tempo, la verità. Nell’etica di Ibsen chi non si batte per la verità contro l’ipocrisia è destinato a cadere: e a una sorta di fato inarrestabile lo colpisce, insieme ai propri congiunti, che pagano lo scotto di quella iniziale debolezza.