-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Cantata dei giorni pari
«Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nella vita, recitano male».
Eduardo De Filippo
Il libro
Da Farmacia di turno (1920) a Io, l’erede (1942): diciassette commedie (tra cui il celebre Natale in casa Cupiello) testimoniano la febbrile stagione sperimentatrice attraverso la quale De Filippo diventa se stesso. Partendo dalla grande tradizione dialettale dello spettacolo napoletano e dalle convenzioni e rivoluzioni del teatro borghese, l’attore-autore arriva a elaborare, anche grazie all’incontro con Pirandello, l’identità di artista che ne farà uno degli autori piú significativi del Novecento. Dopo i tre tomi della Cantata dei giorni dispari, con questo volume si conclude la nuova edizione negli Einaudi Tascabili del Teatro di Eduardo, a cura di Anna Barsotti. L’introduzione, le note critiche sulla storia dei testi e sulla loro fortuna scenica che precedono ciascuna commedia, la cronologia della vita e del teatro e la bibliografia inquadrano e approfondiscono ogni aspetto del «romanzo teatrale» eduardiano, che diventa finalmente un «classico» della cultura contemporanea.