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Una notte con Amleto. Una notte con Ofelia. E altre poesie
Il libro
Il precario e l’irripetibile sono le certezze assiali, le leggi maggiori del nostro vivere. L’implacabile determinismo che ci governa fa dell’esistenza una kàtorga, un castigo inflitto già prima della colpa, una condanna senza riscatto. […]La storia è per Holan un costante deturpamento della verginità e della purezza. Egli vezzeggia e compiange la verginità esposta alle insidie, ma vi si affisa ad un tempo con cupido sguardo di vecchio. Sciuparsi della purezza, lenta degradazione dal ventre alla bara, e agguati e inganni e stupri e violenze e assassinii: ecco il tetro iter degli uomini.Ma v’è qualche barlume consolatorio nelle pieghe d’un tale universo illusionslos? Solo l’affetto materno e il candore dell’irrevocabile infanzia. L’effige della madre ritorna in parecchie pagine di Holan, come simbolo di salvazione. […] La plumbea tetraggine dell’universo d’altronde non toglie che Holan si lasci stupire dal miracolo, e il miracolo per lui si identifica con la poesia, perché solo la poesia ha virtù carismatiche.(Dalla prefazione di A. M. Ripellino)