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Quaderno di traduzioni
La nota passione di Fenoglio per la lingua e la letteratura anglosassoni si esprime al meglio in questo Quaderno di traduzioni, che riunisce per la prima volta poesie tradotte in periodi diversi dallo scrittore piemontese e mai pubblicate in un'unica raccolta. Da Eliot a Coleridge, da Masters a Browning, gli autori tradotti sono accomunati da una lingua poetica vicina alla prosa, una lingua cui Fenoglio dà vivacità e una notevole forza di rottura.
Il libro
La lezione espressiva di Fenoglio scrittore, l’inimitabilità del suo stile misto, in cui confluiscono piú lingue e piú registri linguistici, molto deve alla sua pratica di traduttore. Questa fu, per un «ricercatore della parola» come lui, un apprendistato fondamentale, a cui si dedicò appassionatamente soprattutto nei periodi di stasi creativa. Insofferente verso il prevalere, nell’italiano dei suoi contemporanei, di «sedimenti stagnanti», Fenoglio coltiva una preferenza per il teatro e la poesia anglosassoni. Questi « sembrano offrirgli una lingua piú vitale e agile e, allo stesso tempo, una forte componente drammatica», scrive Mark Pietralunga, curatore di questo volume, nella sua introduzione. Ecco pertanto avvicendarsi i termini colloquiali e la dimensione popolare della Ballata del vecchio marinaio di Coleridge, la maniera da splendido isolato di Hopkins, la tragica potenza dei cori di Assassinio nella cattedrale di Eliot, il linguaggio quotidiano e immediato di Edgar Lee Masters e, ancora, testi di Browning, Donne, Creeley, antiche poesie accadiche, fino alle poesie in inglese di Verrà la morte e avrà i tuoi occhidi Pavese (1997).