Giulio Einaudi editore

Primitivo americano

Primitivo americano
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Testo a fronte

Entra nella palude buia
dove la lunga attesa ha fine.
Il fagotto scivoloso, segreto,
cade tra le erbacce.
Piega il collo lungo e lo lecca
tra due respiri indeboliti dalla
spossatezza
e dopo poco lui si alza e diventa una
creatura
come lei, ma molto piú piccola.
Quindi adesso ce ne sono due.
E camminano insieme
come un sogno sotto gli alberi.

2023
Collezione di poesia
pp. XXVI - 190
€ 14,50
ISBN 9788806259044
A cura di
Traduzione di

Il libro

Primitivo americano è un libro dionisiaco, dell’abbandono all’eccesso della fame, della gola e del desiderio; ed è un libro dell’esultanza per l’immersione nella proliferazione disordinata e incontrollabile della natura, di cui la poeta si appropria a piene mani in un gesto liberatorio e sempre legittimo. Le poesie celebrano sensazioni fisiche primordiali come la percezione del pericolo del freddo estremo o dell’appagamento assoluto nel nutrirsi di altra materia naturale che è al tempo stesso diversa e uguale a sé, come il miele o la carne di un pesce che si è ucciso. Oliver mette in scena sia la metamorfosi del non-umano in umano – quando, folgorata dalla meraviglia, descrive una cerva che partorisce come una donna bellissima – sia dell’umano nel non-umano, quando descrive se stessa come un orso che rapina un favo di miele o se ne riempie la bocca con una grossa zampa. Coinvolge il lettore nella condivisione di aree indistinte di esperienza dell’umano e del non-umano su terreni di coabitazione come quello della palude, dove la tentazione di cedere all’istinto di fusione con la materia, con il suo farsi e disfarsi inarrestabili, il suo perenne divenire informe e multiforme, sfociano in una condizione pre-identitaria in cui l’origine e la destinazione di ogni cosa creata si incontrano.
dall’Introduzione di Paola Loreto

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