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Poeti israeliani
Shimon Adàf, Yehuda Amichai, Maya Bejerano, Ori Bernstein, Erez Biton, Rachel Chalfi, Mordechai Geldman, Chaìm Guri, Admiel Kosman, Yitzhak Laor, Aghi Mishòl, Israel Pinkas, Dalia Rabikovitch, Rami Saàri, Aharon Shabtai, Ronny Someck, Meir Wieseltier, Natan Zach.
Il libro
L’innaturale intrusione della morte come fatto politico (guerre, attentati) nella trama quotidiana degli eventi e dei rapporti umani è un tema spesso affrontato dal poeta israeliano, benché ogni tanto egli anche impegni Thànatos in più metafisiche conversazioni (come nell’ultima produzione di Yehuda Amichai, tutta pervasa dal senso imminente della fine e che proprio in questa prospettiva si apre a un nuovo dialogo col divino: «il diverso / è Dio, la morte è il suo profeta»). E può essere per controbilanciare questa presenza politicamente intrusiva della morte che il poeta israeliano parla molto anche del suo opposto, di Eros, questo «dio straniero» cui già la Bibbia dedicava un altissimo libro di poesia, il Cantico dei cantici. Forse proprio per il suo nascere nella sfera più privata degli affetti umani la lirica d’amore gode di grande fortuna nella terra «timorosa di ultime notizie».
Dall’introduzione di Ariel Rathaus